Intervista doppia fra stiliste

Due artiste, due “designer”. Due grandi donne a confronto in un dialogo diretto. Siamo al Metropolitan museum of art di New York e le nostre sono Miuccia Prada ed Elsa Schiaparelli. Se qualcuno di voi già pensa a una dimensione abbastanza anacronistica, può ricredersi visitando Schiaparelli and Prada: “Impossible conversations”, una mostra che prende ispirazione dal progetto Impossible interviews del caricaturista messicano Miguel Covarrubias, una serie di illustrazioni che vennero pubblicate da Vanity Fair negli anni Trenta. ?La mostra, visitabile fino al 19 di agosto, curata da Andrew Bolton e Harold Koda del Met’s costume institute, potrebbe sembrare surreale.

In realtà attraverso le suggestioni di otto video diretti dal regista Baz Luhrmann, diventa estremamente attuale riproducendo delle conversazioni tra l’icona della moda italiana di oggi, Miuccia Prada, e quella del passato, Elsa Schiaparelli, impersonata dall’attrice Judy Davis.? È un botta e risposta informale quello che avviene tra le due stiliste che si confrontano nel loro lavoro e nella propria visione dell’arte. Nei video le due signore della moda sono sedute ai lati di un lungo tavolo. Le battute di Elsa sono estrapolate dalla sua biografia, “Shocking life”.?La conversazione verte su temi similari, espressi attraverso i due differenti approcci. Miuccia ed Elsa vivono due epoche diverse: Miuccia nasce nel 1949 a Milano, Elsa a Roma nel 1989. Eppure la mostra fa emergere le caratteristiche espressive che avevano in comune. Abiti, accessori e immagini sono messi a confronto in una sorta di intervista doppia. Il materiale va dalla fine degli anni 20 agli inizi degli anni 50 per Elsa, dalla fine degli anni 80 a oggi per Miuccia, provenienti dalle collezioni del Costume institute, dall’archivio Prada e a altre collezioni private.

L’esposizione è suddivisa in sezioni. “Waist up/waist down” descrive l’uso dei dettagli decorativi delle giacche della Schiaparelli, abbinate alle gonne di Prada, simboli di modernità e femminilità. In questa sezione viene dedicato uno spazio ai cappelli della Schiaparelli e alle scarpe di Prada. “Ugly chic” rivela come entrambe le “designer” invertono gli ideali di bellezza e “glamour”, del buono e del cattivo gusto attraverso colori, tessuti e stampe.?“Hard chic” esplora la moda maschile come nuova dimensione estetica che declinata al femminile la nega e la valorizza al contempo. In “Naïf chic” viene esaltata quella particolare sensibilità da ragazzina adottata da Elsa e Miuccia, che sovverte le leggi convenzionali che regolano l’abbigliamento in base all’età anagrafica delle persone.?“Classical body” ripercorre il coinvolgimento delle due “designer” nell’arte antica attraverso uno sguardo attento sul periodo a cavallo tra il diciottesimo e 1diciannovesimo secolo. “Exotic body” passa in rassegna le creazioni che parlano delle influenze delle culture orientali attraverso l’utilizzo di colori e tessuti particolari. In “Surreal body” si approfondisce l’immagine contemporanea del corpo femminile attraverso le illusioni naturali ed artificiali del Surrealismo.

Fino al 19 agosto

Info: www.metmuseum.org