Anni ’60, non solo Beatles

Roma

Cosa sono stati i mitici anni ’60? Non solo Beatles, pantaloni a zampa, occhialoni e pois. Nella mostra Roma 1960. “The dealer’s choice“, organizzata dalla delegazione romana dell’Angamc, Associazione nazionale gallerie arte moderna e contemporanea, presso gli spazi espositivi della biblioteca Angelica, un percorso di opere molto selezionato, racconta il fermento artistico di quegli anni. Nell’ingresso della prima biblioteca aperta al pubblico in Europa, un invito a riflettere su quello che oggi sembra solo un ricordo o un modello da imitare, ma che invece è stato anche il momento più florido per l’arte nazionale del 1900. Lo scenario artistico più popolato di nomi italiani, per nascita o per adozione, che nei mitici ‘60 anni sono stati in grado di spostare l’attenzione del mercato dell’arte sul nostro paese. Da Carla Accardi a Franco Angeli, passando per Fausto Pirandello, Mario Schifano, Sergio Pucci, Tano Festa, Renato Guttuso, Sergio Lombardo, Sante Monachesi, Jannis Kounellis, Mimmo Rotella, Pino Pascali, Luigi Boille, Giulio Turcato, Piero Sadun e Antonio Sanfilippo, a loro il merito di aver rigenerato il campo dell’arte con innovazioni e sperimentazioni, dove il Pop assumeva una connotazione più sofisticata e dunque vincente nei confronti dell’ormai saturo mercato degli Stati Uniti. Le opere esposte sono state fornite dalle collezioni di otto note gallerie romane: Bosi Artes, galleria d’arte Consorti, Giovanna Foresio, Fidia arte moderna, galleria del cortile-archivio Sante Monachesi, galleria Marino, galleria d’arte Marchetti e galleria Russo.

Per citare qualche opera esposta che ha fatto, ed è, storia, spicca il preziosissimo Baco da setola, per molti anni soprammobile immemorabile della scrivania del professore Argan, fantasiosa composizione realizzata da una delle figure più rappresentative del Pop italiano: Pino Pascali. Altrettanto suggestiva la cartellonistica strappata, Con un solo dito, da Mimmo Rotella, affianco alla sempreverde Rosa del greco romanizzato Jannis Kounellis, che recupererà e trasformerà in arte ogni sorta di materiale di riciclo, in un dialogo tra Pop e Arte povera. Immortale anche il Frammento di Franco Angeli, dove stelle e ali si stagliano in una profonda notte blu.

Fino all’ 8 giugno
Galleria Angelica, via sant’ Agostino 11, Roma
Info:www.biblioangelica.it