Il lavoro nei video di Kazma

Ali Kazma torna a esibire i suoi lavori all’interno della galleria Francesca Minini dopo il grande successo ottenuto con la sua personale Obstructions. In Intimacy prendono vita tre video intitolati rispettivamente "Taxidermist", "Cuisine" e "Absence". I primi due  sono elementi che rientrano nel progetto Obstructions; esso comprende ben diciassette video sintonizzati sul tema del lavoro artigianale e industriale.

Quasi come fosse un documentario questa lunga serie di video mette in mostra le attività dell’uomo, la sua produttività nel campo lavorativo indagando sulla creazione, sulla manutenzione e sulla riparazione di prodotti di vario genere. Girati all’interno di macelli, fabbriche di jeans, laboratori, acciaierie, importanti aziende, i video mostrano come anche in attività così differenti si possa trovare un forte legame in grado di relazionarle. Tutte quante infatti hanno a che fare con l’uomo e il corpo.

In Taxidermist, 2010, si entra nel merito del processo di imbalsamazione, intessendo riflessioni sia sulla vita che sulla morte. In Cuisine, 2010, l’artista scopre e svela le atmosfere del focolare domestico studiando la cucina di un grand hotel nel Morvan in Francia e il Relais Bernard Loiseau. Nel suo nuovo lavoro intitolato Absence Kazma conduce i visitatori all’interno di una base Nato abbandonata in Olanda.

Fino al 3 maggio.
Galleria Francesca Minini, via Massimiano 25, Milano.
Info: 0226924671
www.francescaminini.it