Miart: nuova fiera, nuovo direttore

Fiera Milano city, padiglione 3, dal 13 al 15 aprile, è aperta al pubblico la 17esima edizione di Miart, la fiera d’arte milanese che ogni anno tenta di rinnovarsi e anche questa volta ci riprova, con la direzione artistica di Frank Bohem, affiancato da Milovan Farronato e Federico Pepe. Il nuovo corso della fiera punta, attraverso l’attuale allestimento, alla chiarezza dei contenuti: un nuovo ingresso e la riorganizzazione delle sezioni in fiera introduce a un percorso espositivo che si sviluppa attraverso un unico padiglione, in cui le sezioni del moderno e del contemporaneo sono presentate in un confronto molto ravvicinato, tra ultime tendenze e capisaldi del mercato. 92 gallerie, 501 artisti, di cui 264 italiani e 237 stranieri, 18 editori del settore: il nuovo assetto di Miart è composto dalla sezione “established“, che riunisce le gallerie con una storia consolidata sia nell’ambito moderno che nel contemporaneo; “emergent” e “solo/double“, in cui sono presentate le gallerie con artisti emergenti, progetti espositivi monografici o confronti fra artisti di diversa epoca, a discrezione delle scelte curatoriali dei galleristi.

Al centro del padiglione fieristico la passeggiata tra gli “stand” viene interrotta dalla mostra di ampio respiro Segni e (non)sogni a cura di Giorgio Verzotti che mette a confronto opere degli anni Sessanta e Settanta con lavori realizzati in tempi recenti da artisti più giovani, alla ricerca di una continuità tra passato e presente nel passaggio a diversi registri espressivi, dalla pittura alla scultura passando per installazione e video. Parallelamente alla fiera, prenderà avvio un dialogo sulla contemporaneità dal titolo Miart parade, a cura di Milovan Farronato, un ciclo di incontri di natura quasi performativa che vedrà l’avvicendarsi di sette protagoniste donne che racconteranno una tematica particolare sull’arte e in cui l’intervento di musica, video e costumi avrà un ruolo attivo significativo, si segnalano la partecipazione di Chiara Parisi, Betty Bee e Monica Bonvicini. Ai giovani artisti milanesi quest’anno è dedicato un premio promosso dalla regione Lombardia è il premio rotary club Milano Brera, che consiste nell’acquisizione di opere che saranno poi donate al costituendo, non si sa bene dove e quando, Mac.

Un bel passo avanti a livello di strategia comunicativa è la messa in rete degli eventi d’arte, moda, design presenti in città: «Si è cercato di porre un’attenzione particolare al tema della città integrata – afferma Michele Perini, presidente di fiera Milano – che catalizzi l’interesse del pubblico facendogli cogliere quali sono le tendenze dell’arte contemporanea». Una novità che raccoglie l’entusiasmo dell’assessore alla Cultura Stefano Boeri che afferma: «Quello che vediamo oggi in fiera è una ripartenza, un modo interessante per provare a rilanciare la fiera». Riassumendo: la serata del 12 aprile è dedicata alla preview del MiArt per ospiti con “vip card” e addetti stampa e si chiude con l’appuntamento al museo Pecci Milano per il progetto Byob, “bring your own beamer”. Il 13 aprile è la serata delle inaugurazioni in città in occasione della notte bianca dell’arte con la chiusura delle gallerie alle ore 22.
 Ai collezionisti sarà riservato un programma speciale di visite guidate alla fiera e in luoghi della città tra cui lo studio di Achille Castiglioni, Villa Necchi Campiglio, le gallerie d’Italia, nelle sedi di palazzo Anguissola e palazzo Brentani.

Fino al 15 aprile
Fieramilanocity, viale Scarampo, porta Teodorico 20100, Milano
Info: www.miart.it