La nuova leva inglese

Fama gallery, Verona ospita Familiar / familial, la prima mostra personale in Italia di Jonny Briggs, uno degli esponenti più interessanti della nuova scena artistica anglosassone. Nato a Berkshire nel 1985, vive e lavora trala città natale e Londra. Vincitore di recente di "New sensations" e inserito nell’edizione di quest’anno della prestigiosa "Catlin guide" che ogni anno mappa i 40 talenti inglesi più promettenti. Esposti lavori dell’ultima produzione dell’artista ed alcuni realizzati proprio per questo progetto. Briggs intraprende un viaggi immaginario e concreato nel passato rubando e interpretando i ricordi cha hanno cicatrizzato la sua attuale affettività.

Una ricerca nella memoria non solo personale ma cercando di intercettare le emozioni e i flash di vita della famiglia stessa, protagonisti di una messa in scena che si ispira a esperienze e sentimenti legati all’infanzia, un momento fondamentale della vita di ogni individuo, caratterizzato da una certa purezza e autenticità che, con il passare del tempo, vengono influenzate e corrotte dalle convenzioni sociali e dall’ambiente nel quale si cresce. Traduce queste visoni attraverso la fotografia affiancata dalla produzione di piccoli manufatti, delle vere e proprie sculture-oggetto, disegni e scritti. Ogni lavoro di Briggs rappresenta un esercizio di autoanalisi sul rapporto con la madre, il padre, le quattro sorelle maggiori, ma anche con se stesso, indagando sul significato del confine tra noi e l’altro, infanzia ed età adulta, realtà e finzione.

Un gioco di colori che fluttua su materiali scelti tra comuni oggetti quotidiani riorganizzati verso una nuova finzione espressiva. «Ma è nella sostanza – afferma nel testo critico Filippo Maggia – nei contenuti e nella consapevolezza di far di sé il riferimento del proprio lavoro e non alimentando la propria ricerca delle contraddizioni del mondo contemporaneo, che Briggs si smarca nettamente dai suoi predecessori. Poca astuzia, molta perseveranza e concretezza, al punto di destare, in chi osserva il suo articolato lavoro e ha occasione di incontrare l’artista, la sensazione che opere di tale intensità accompagnate da altrettanta purezza di stile e pulizia intellettuale poco abbiano da spartire con il sofisticato sistema dell’arte che si nutre sempre più spesso di fenomeni, meteore capaci di infiammare e poi spegnersi in un batter d’occhio».

fino al 26 maggio
Fama gallaery, corso Cavour 25, Verona
www.famagallery.it