Racconti personali e 'ready made'

La galleria Suzy Shammah di Milano presenta, fino al 10 marzo, una personale dell’artista Daniel Silver (Londra, 1972). Busti marmorei in equilibrio precario su tronchi di legno grezzo, fragili monoliti e tessuti dalle fantasie vivaci: le opere in mostra indagano le possibilità formali della materia. Fedele ad una etica del riciclo degli elementi della tradizione scultorea occidentale e africana, Daniel Silver imprime una nuova identità su soggetti esistenti sovrapponendo racconti personali a “ready-made”. Ogni scultura sembra essere concepita come fosse un ambiente e un corpo: un busto di marmo che probabilmente ritrae un filosofo greco assume i contorni di una forma animalesca, arroccata su un basamento in legno che riproduce rozzamente le colonne della classica architettura romana.

L’aspetto contorto delle figure è il risultato dell’utilizzo di una tecnica scultorea ‘per levare’ sui blocchi di marmo delle cave di Carrara, secondo la lezione di Michelangelo – che proprio nelle cave dell’Altissimo aveva notoriamente lavorato – fonte di ispirazione sia pratica che concettuale nelle opere di Daniel Silver.Quest’idea di interconnessione con la storia delle arti visive, di una continuità ritmica o mistica si percepisce nel sostrato delle sue opere: attingendo anche dal repertorio iconografico della mitologia, le sculture di Silver trasmettono un senso di atemporalità, confrontandosi con la ciclicità della storia.

Un percorso di segni e suggestioni si snoda tra figure realizzate in diversi materiali, dal marmo al bronzo, dalla resina alla plastilina. Giustapponendo materiali di alto e basso valore, Silver crea una quarta dimensione tattile, una tensione sensuale che coniuga esotico e tradizione. La forza degli elementi grezzi contribuisce a determinare una nozione di valore che trascende la qualità meramente estetica, lasciando filtrare l’energia animistica della materia fisica. Attraverso una scenografia di tessuti dai colori sgargianti, Silver crea ambienti narrativi per le sue sculture, realizzando composizioni astratte che per le proprie qualità formali suggeriscono ruoli, trame e storie differenti. Obelischi moderni, la cui fragilità è simbolo dell’incertezza dei nostri tempi.

Fino al 10 marzo 2012
Galleria Suzy Shammah, via San Fermo / via Moscova 25 – 20121 Milano
Info: 02.29061697
www.suzyshammah.com