Omar Galliani e l’omaggio a Roma

Anche nelle opere dove prevale il nero, quello della matita utilizzata dall’artista, c’è una luce profonda che irradia e colpisce al cuore. I lavori di Omar Galliani sono racconti di storia dell’arte, ripercorrono le strade della creazione rinascimentale, ma non si fermano ai richiami manieristici. Il maestro emiliano ha bisogno del tratto classico per poi interpretarlo a suo modo, renderlo contemporaneo. Il figurativo che conquista, perché non annoia con la ripetizione del passato, ma la carica di suggestioni nuove. Galliani presenta al museo Bilotti di Roma il suo sentito omaggio alla capitale: opere ispirate alla città eterna, frutto di una devozione sincera. «Arrivato a questo punto felice della mia carriera, dopo le grandi mostre agli Uffizi e al Poldi Pezzoli e i riconoscimenti avuti nel mondo, avvertivo l’urgenza di ringraziare Roma. L’ho finalmente fatto – afferma Galliani – concependo un’unica grande tavola, un disegno persino esagerato, realizzato interamente a matita su tavole di pioppo. È esagerato – continua – quanto è esagerata, assoluta, questa città. Per me Roma è la metropoli che più di ogni altra ha attraversato il tempo divorandolo e rigenerandolo, in un susseguirsi di riti pagani o religiosi sempre mantenuti sul filo di un rasoio affilato. Esistono oggi metropoli ben più allineate su “skyline” oceanici o “desert city” al petrolio, in competizione tra loro per l’affermazione di un primato. Il primato di Roma non esiste in quanto non c’è partita, o meglio, manca la competizione, in quanto Roma preferisce “guardare” anziché correre. L’ha sempre fatto, dalle origini a oggi».
L’esposizione, a cura di Gabriele Simongini, non poteva che chiamarsi con il titolo emblematico di Omar, Roma, amor, giocato sull’anagramma che unisce il nome dell’artista alla città che celebra. In mostra, oltre alla grande tavola, Galliani propone 25 disegni preparatori dell’opera e una selezione di disegni del ciclo Notturno. A questo si aggiungono altre 10 opere di grandi dimensioni e un video di Massimiliano Galliani, realizzato per l’occasione, che propone un’interpretazione visionaria del fortissimo legame che unisce l’artista a Roma.

Fino al 6 maggio
Museo Bilotti, aranciera di villa Borghese, Roma
Info: www.museocarlobilotti.it