Nella cittadina costiera di Margate, a poca distanza da Londra, ha inaugurato nel Turner contemporary l’importante mostra "Turner and the elements". Il museo, aperto da meno di un anno e dedicato alla memoria del grande pittore inglese, dopo aver già accolto 350mila visitatori, ospita ora la mostra – curata da Inés Richter-Musso e Ortrud Westheider – che vanta già alle spalle l’incredibile successo delle sue prime due tappe ad Amburgo e Kracovia e che sarà ora visibile a Margate fino al 13 maggio.
Fin da bambino Turner era solito frequentare la splendente cittadina marittima sulla costa a Est dell’Inghilterra e, nel corso della sua vita, vi ritornò più volte. Ne sono una testimonianza i lavori che rappresentano Margate, e la costa nord del Kent, così come Turner la vedeva con i propri occhi dalla finestra della casa di Sophia Booth di cui era ospite. In questo stesso luogo, nell’area dove ora vi è il museo che celebra la sua memoria, Turner soggiornò spesso tra gli anni ’20 e ’30 del novecento.
La mostra raccoglie più di un’ottantina di lavori, tra acquerelli e pitture a olio, di Jmw Turner (1775-1851) molti dei quali sono provenienti dalla collezione della Tate. In Margate (1830 circa), "Storm on Margate sands" (1835-40) e in "Margate from the sea" (1835 circa) si manifesta la sua rivoluzionaria tecnica pittorica nella rappresentazione del paesaggio, tecnica vibrante e seducente per la maniera singolare di rappresentare la luce.
In questa occasione i curatori della mostra hanno dato risalato al ruolo che giocano i quattro elementi primari in relazione alle scoperte scientifiche e tecnologiche che caratterizzarono gli anni della prima rivoluzione industriale inglese in cui Turner visse. Ha sempre guardato con curiosità e interesse alla realtà del suo tempo, reinterpretandola con una vena visionaria e radicale. Questo aspetto naturalmente si riflette nella sulla sua raffigurazione paesaggistica dove gli elementi naturali, terra, aria, acqua e fuoco, benché retaggio di un sapere medievale, trovano, in Turner, una nuova inusuale combinazione, fondendosi assieme per il tramite della sapiente giustapposizione del colore di cui Turner era maestro indiscusso. Seguendo questa prospettiva la mostra è stata suddivisa in cinque sezioni: i quattro elementi e la fusione tra questi, che rendono evanescenti i confini dei paesaggi i quali si strutturano a partire dal colore e dalla luce.
In sintonia con la missione del museo, connettere passato e presente, in un’altra ala del secondo piano, contemporaneamente alla mostra su Turner, c’è la mostra "Hamish Fulton: Walk", fino al 7 maggio. Inoltre, i visitatori sono accolti nella struttura museale dalla splendida statua Il bacio (1901-04) dello scultore francese Auguste Rodin, concessa in prestito dalla Tate fino al 2 settembre. L’offerta e le proposte del museo nel piccolo centro, facilmente raggiungibile con mezz’ora di treno da Londra, sono certamente di alto livello. In programma per maggio anche una mostra su Tracey Emin (dal 26 maggio al 23 settembe), anche lei cittadina di Margate, i cui lavori saranno messi a confronto con una serie di opere a soggetto erotico di Turner.
Fino al 13 maggio
Turner contemporary
rendezvous, Margate
Kent CT9 1HG
Info: www.turnercontemporary.org