Fotografie rubate

La doppia personale del tedesco Thomas Ruff, dall’8 marzo al 14 aprile 2012, è ospitata presso le due sedi londinesi della Gagosian gallery. In entrambe le mostre Ruff da l’ennesima prova di stile nell’appropriarsi, come d’abitudine di immagini preesistenti intervenendo su di esse. Ruff usualmente si esprime tramite lavori in serie, interessandosi ad una grande varietà di soggetti, dagli interni domestici ai pianeti, dalle architetture moderniste alla psichedelica astratta, da ritratti a immagini pornografiche prese da internet. Thomas Ruff, classe ’58, si è formato come fotografo alla prestigiosa Kunstakademie di Düsseldorf, tra il 1977 e il 1985, con Bernd e Hilla Becher. Nel 1993 è stato studente all’accademia tedesca di Villa Massimo a Roma. Attraverso il suo lavoro Ruff ha dimostrato di saper padroneggiare la tecnica fotografica in tutte le sue potenzialità e sviluppi, utilizzando le tecniche del passato come quelle più contemporanee. Nell’arco della sua carriera ha attraversato i diversi generi fotografici: il ritratto, il fotogiornalismo, la fotografia scientifica, quella di architettura, di propaganda, il nudo e l’astratto; semplicemente appropriandosi di immagini provenienti da varie fonti, compresi gli archivi scientifici, giornali o internet.

Ruff nella serie Ma.r.s, esposta alla Gagosian gallery di Britannia street, non presenta nulla di sorprendente. Si tratta di fotografie che l’artista ha selezionato e modificato, prelevandole dall’archivio internet della NASA. Già nel 2008, con i lavori dal titolo Cassini series, Ruff si era soffermato sull’ingrandimento di immagini di Saturno, che coglievano le lune e gli anelli dai colori confetto del pianeta. Nella serie attualmente esposta a Londra, Ruff ha trasformato le prime fotografie in bianco e nero frammentarie del pianeta Marte, attraverso interiezioni di colori saturi, come il rosso sangue della foschia atmosferica in Ma.rs 01_II, o le striature grigio acciaio di Ma.r.s. 02_II (2011). Oltre alle grandi "c-print", per la prima volta con questa serie si è confrontato anche con immagini 3D.

Nella sede di Davies Street, sono invece esposte le fotografie appartenenti ad una nuova serie di nudi. Il soggetto è a lui caro dal 2003, da quando selezionò immagini pornografiche da internet che ampliò il più possibile digitalmente, oscurando così, la nitidezza dell’immagine di partenza. Le immagini della nuova serie sono lavori monumentali, immagini imponentemente allargate. Ne consegue che diminuisce la crudezza e la carnalità delle immagini originali. Immagini come Nudes dr02 (2011) diventano rappresentazioni pittoriche di un desiderio annebbiato, di donne anonime che sfoggiano in posa il loro potere erotico attenuato da una delicata tavolozza e da una risoluzione nebulosa. In Nudes ar09 (2011) il potere feticistico del soggetto femminile è tutto ma ridotto a lussureggianti qualità formali: una cascata di folti capelli biondi, la curva delle cosce rosa, il nero lucido di un tacco a spillo. Costante in Ruff è l’attenzione alla costruzione dell’immagine come alla manipolazione fotografica durante i processi di stampa. Gli strumenti e le tecniche che ha indagato finora includono un composito apparato di "picture-making", un sistema di luce stellare per la visione notturna, colorazione manuale, stereoscopia, ritocco digitale e il fotomontaggio.


Fino al 14 aprile 2012
Gagosian gallery
17–19 Davies street, 
Londra
Info: www.gagosian.com