Installazioni multimediali, videoproiezioni e sculture irrompono nel museo della musica di Bologna con la mostra Malanotte dell’artista Giulia Manfredi. Il percorso è un viaggio intimo e personale nel mondo onirico della Manfredi che si combina perfettamente allo spazio cristallizzato del museo bolognese. L’artista ci stupisce con una realtà misteriosa e surreale, simile alla parte inconscia della psiche: un immaginario non raccontato ma evocato, “messo in scena” come una reale presenza.
Così alcune visioni prendono forma fisica creando universi paralleli che vanno a congiungersi, mentre realtà altre trovano sbocchi imprevisti. Presenze arcaiche e forme simboliche costellano le sale del museo rivelando visioni incorporee dell’inconscio. L’incontro tra il mondo interiore di Giulia Manfredi – vivo e palpitante – e le storiche sale dell’edificio, creano uno speciale straniamento percettivo e l’opera d’arte diventa uno spazio-ambiente che unisce la realtà esterna a quella interna e psicologica. Con le sue opere l’artista interviene profondamente nello spazio architettonico museale modificandone la percezione.
La mostra è curata da Olivia Spatola e Vladimir Isailovic ed è stata inaugurata dalla "performance" della violoncellista Marta Coletti. Giulia Manfredi, emiliana di nascita, ora vive e lavora a Berlino ma le sue opere sono state ospitate in realtà italiane ed estere, tra Portogallo, Francia e Germania.
Fino al 26 febbraio
Museo e biblioteca internazionale della musica, strada Maggiore 34, Bologna
Info: 0512757711; www.museomusicabologna.it