La terra vista dal mare

Un complesso e affascinante iter espositivo nato all’interno del "network" Little constellation, dedicato alla ricerca artistica contemporanea con particolare attenzione nei confronti dei piccoli stati e delle micro aree geoculturali d’Europa. Allestita fino al 4 maggio nella cornice del museo d’arte contemporanea Villa Croce, a Genova, La terra vista dal mare-The land seen from the sea si muove lungo un doppio binario.

Da un lato la collettiva (curata da Alessandro Castiglioni, Rita Canarezza, Pier Paolo Coro, Roberto Daolio e Francesca Serrati) presenta una serie di opere, installazioni e performance di artisti provenienti da tredici aree geoculturali e piccoli stati, che rappresentano il campo d’indagine del progetto: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, San Marino, Canton Ticino (Svizzera), Gibilterra (Regno Unito), Kaliningrad (Russsia) e Ceuta, città autonoma spagnola situata nel nord Africa. Lavori complementari che spaziano dall’installazione sonora di Nina Danino, che definisce un ponte radio tra le colonne d’Ercole e Genova, agli articolati progetti video dedicati all’identità culturale territoriale, di Haris Epaminonda e Mark Mangion.

Dall’altro lato, la mostra illustra l’esito degli "workshop" che si sono svolti lo scorso anno in alcuni spazi internazionali: la biblioteca archivio di Little constellation a San Marino, il Mudam e il Casino Luxembourg, la galleria nazionale d’Islanda, il Nylo living art museum di Reykjavik, il Brown project space di Milano in collaborazione con Malta contemporary art. Ad arricchire il percorso espositivo c’è un programma di attività, incontri e dibattiti, per rammentare come questa mostra rappresenti una messa in crisi dei principi che caratterizzano e identificano un territorio.

Info: www.museovillacroce.it