Rimini rende omaggio ai quindici anni di Linea d’ombra, fondazione creata nel 1996 da Marco Goldin per l’organizzazione di eventi espositivi. Sono stati oltre trecento i musei e le istituzioni di tutto il mondo coinvolti in questi anni per ottenere in prestito dipinti, disegni e sculture che arricchissero gli eventi proposti, al punto da fare del castello malatestiano una garanzia di qualità per le mostre organizzate da Linea d’ombra.
Oggi la Fondazione Cassa di risparmio di Rimini si è molto adoperata per reperire, anche in un momento di crisi, i fondi per finanziare una nuova mostra dal titolo Da Kandisky a Vermeer. Il percorso espositivo propone un lungo e appassionante viaggio nell’arte, attraverso secoli di stravolgimenti e contraddizioni, «una lezione di storia», come l’ha definita il curatore della mostra, lo stesso Goldin.
Ad accogliere i visitatori il mare, quello della immensa laguna di Venezia di Canaletto, affiancata da lavori di altri vedutisti dalla potente carica iperrealista. La prima sala introduce quella dedicata ai capolavori della pittura veneta del Cinquecento, uno dei periodi tra i più fecondi dell’arte italiana. Sono presentati capolavori di Tiziano, Veronese, Lotto, Tintoretto ma anche di Savoldo e di altri maestri del territorio della Serenissima che all’epoca abbracciava anche la Lombardia orientale, con Brescia e Bergamo.
A seguire la Pittura in Italia nel Seicento, con opere che documentano il classicismo di Annibale Carracci e le declinazioni personali di Guercino, Mattia Preti, Guido Reni, Luca Giordano, Del Cairo e molti altri. Ancora un’interessante ala dedicata alla grande arte iberica del Seicento con Velázquez, Murillo, El Greco, Ribera, Zurbarán. Dal secolo d’oro spagnolo a quello, non meno prezioso, d’Olanda. Con la sezione dedicata alla “Golden age in Olanda”. Qui le atmosfere del tutto particolari della pittura neerlandese sono proposte dal capolavoro Cristo in casa di Maria e Marta di Vermeer. In altre pareti piccole testimonianze della pittura di Van Dick, Ter Brugghen e Van Honthorst. Paesaggi, atmosfere, tra il romantico e il grottesco, portano nella sezione“La pittura in Inghilterra tra Settecento ed Ottocento”, firmati da Hogarth, Turner, Constable, Reynolds, Gainsborough, Wright of Derby.
L’età dell’Impressionismo prepara infine agli ultimi saloni dedicati agli artisti più contemporanei. Goldin, da sempre mosso dal desiderio di portare in Italia grandi opere provenienti dalle più importanti istituzioni internazionali, ha scelto questa volta una attenta rappresentazione di tutti i protagonisti dell’impressionismo e non solo, da Van Gogh a Manet, da Millet a Courbet, da Monet a Degas, con la sua significativa giovane ballerina in bronzo, da Renoir a Sisley e Pissarro, scegliendo di ciascuno opere desuete e meno conosciute. Infine il gran finale con la Pittura del XX secolo in Europa (parallelo all’indagine sulla pittura del Novecento in America proposta nella mostra di San Marino). Matisse, Picasso, Mondrian, Bacon con uno strepitoso trittico, De Staël, Morandi e naturalmente Kandinsky con il suo Lago, tripudio di colore ed espressionismo. In contemporanea alla mostra, è stata richiesta una particolare collaborazione alle città che nei 15 anni di attività di Linea d’ombra hanno contribuito alla realizzazione delle mostre: Brescia, Genova, Torino, Treviso, Rimini. Proprio dalle rispettive pinacoteche e musei sono state prestate alcune opere, simbolo di anni di scambi sinergici, finalizzati alla diffusione di pittori meno noti originari di quelle terre.
Fino al 3 giugno
Castel Sismondo
via Poletti 3, Rimini
Info: www.lineadombra.it