Il video della settimana

Una gabbia posizionata in una stanza buia davanti a uno schermo illuminato da un fascio di luce. L’osservatore scruta questo oggetto e la sua ombra che invade lo spazio. All’inizio un po’ di timore, poi si accende il gioco. Toccare quella gabbia vuol dire far uscire da essa virtuali uccellini che si librano sullo schermo. È come una danza, un invito a interagire con le cose, con l’opera. Stupore e divertimento, scambio e creazione estemporanea. La leggerezza si unisce alla delicatezza. La sorpresa coglie impreparati e rende emozioni. Il meccanismo è celato ma si manifesta con il candore di chi guarda e agisce, di chi interpreta e rimane catturato. La gioia si miscela con il fantastico. La fantasia si esprime con una ingenuità adulta. Il proprio corpo diventa protagonista e anima il tutto. È la videoinstallazione interattiva La gabbia di Aurorameccanica nella mostra “Dance me to the end of love” alla galleria Spazio blue di Bologna dove viene presentata anche Dove stiamo andando. Le parole chiave possono essere: danza, degli uccelli, gioco e amore, delle persone che interagiscono. L’atto artistico si ammanta di un sentimento di generosità nel regalare esperienze emozionali, di un colloquio con chi diventa “il protagonista” per un attimo, per minuti, ognuno rimanendo sempre al centro del suo personale universo creativo. La curatrice dell’esposizione commenta così il lavoro La gabbia: «Danzare, toccare, e spingere sono le regole del gioco che come per magia, con una spinta lieve, fa fuoriuscire leggiadri uccellini liberi. Danza fino alla fine dell’amore e della libertà; sembrano cinguettare questi ubriachi volatili che rispondono alle stimolazioni dello spettatore. Pennuti che chiedono di essere liberati, di volare più lontano che possono, desiderano stare insieme e sbattere le ali verso l’infinito. Un’opera ludica, spiritosa, allegra e magica che nasconde, al buio di una stanza, una riflessione ben precisa, un bisogno di attenzione che va oltre l’immagine iniziale oltrepassando la soglia dello stupore preventivo.» Aurorameccanica è un collettivo artistico formato da Carlo Riccobono, Roberto Bella e Fabio Alvino che si esprime attraverso videoinstallazioni interattive che pongono interrogativi riferiti alla società contemporanea che si concretizzano con le azioni delle persone. Fino 18 febbraio. Galleria Spazio blue, via Giovan Battista Gandino 3, Bologna. Info: 3393290120; www.spazioblue.it.