Scatti di donne solitarie

Si celano dietro trasparenze e veli le donne acerbe di Elena Consoli. Corpi e visi solo accennati e sottolineati da un nostalgico bianco e nero, sono quelli fotografati dalla giovane romana che nella capitale presenta una selezione d’immagini nell’esposizione “A woman left lonely” allo studio d’architettura Arte design. A cura di Nanà Inegres, la mostra è un racconto intimo, quasi la trasposizione visuale di un personale diario per immagini. Figure rarefatte colte nell’intimità della loro giornata caratterizzano gli esperimenti della Consoli, approdata alla fotografia dopo aver abbandonato gli studi in medicina, essersi diplomata allo Ied e aver ricavato una camera oscura in soffitta. Una predilezione per il bianco e nero caratterizza la sua ricerca perché, come ama sottolineare citando Elliot Erwitt, “il bianco e nero permette di arrivare all’essenziale, all’anima”.

Le inquadrature sono liquide e i soggetti in movimento: le foto risultano così animate da un temperamento proprio, un cinetismo in cui lo spettatore può ritrovare una salutare dose d’inquietudine. Attraverso l’obiettivo fotografico la Consoli trova la soluzione alla propria timidezza potendo così esprimersi senza doversi mostrare in prima persona: una maschera di cui si avvale per esternare il suo mondo interiore, fatto di eclettismo e mutevolezza, insieme a quello di tante altre donne. «Le fotografie esposte – dichiara – propongono all’osservatore una chiave per riflettere non solo su ciò che palesemente è, ma soprattutto su ciò che non viene mostrato. Come il corpo protegge il suo io, le fotografie celano e custodiscono le anime delle donne ritratte. Anime fragili ma potenti, corpi timidi che hanno accettato di mostrarsi tra sofferenza e bellezza».

Dal 28 gennaio all’11 febbraio
Studio d’architettura Arte design
via dei Banchi Nuovi 46, Roma
Info: www.s3architetti.com