«Sarò brevo», così inizia Éric De Chassey, direttore dell’Accademia francese a Roma, nel presentare il nuovo programma di Villa Medici. «Breve» corregge la folla di giornalisti. Il direttore torna sulla retta via e continua nel suo intento. Sono cinque i dipartimenti attraverso i quali si snoda l’attività culturale dell’Accademia: arte, musica, cinema, letteratura e pubblicazioni.
A questo si aggiungono anche le due missioni fondanti della Villa: la missione Colbert con l’accoglienza dei borsisti stranieri e non, e la missione Malraux «intesa non come ragionamento sulla cultura francese – avvertono nel comunicato stampa – ma come approccio francese al ragionamento culturale». De Chassey, ormai al suo terzo e ultimo anno di direzione, pone l’accento sui legami che si sono consolidati e riaffermati con le istituzioni italiane e straniere. Infatti all’interno del programma molte sono le collaborazioni e gli scambi per non fare di un’Accademia un’isola felice.
Tra i tanti: Auditorium-Parco della musica, Cineteca nazionale, Cinémathèque française, Festival di Cannes, Sapienza, Teatro valle occupato e il Centre Pompidou. Ma vediamo nello specifico i vari eventi. Parte subito, già il 24 gennaio fino al 28, Controtempo, terza edizione del festival di musica contemporanea con una proposta che ruota intorno alla figura del geniale compositore Fausto Romitelli, morto prematuramente nel 2004, musicista noto soprattutto per aver inserito atmosfere psichedeliche e techo nella composizione classica. Le sue opere faranno da filo rosso ad altri musicisti contemporanei come Garth Knox artista sperimentale di viola di origini scozzesi.
Poco dopo, 4 febbraio, si parlerà d’arte con Jean-Marc Bustamente (1952) che dialogherà con alcuni dipinti del fiammingo Jansz Saenredam (1597-1665) nella cornice della stessa Villa Medici. Si tratta della seconda serie di esposizioni che hanno come scopo quello di legare passato e presente. La mostra, inoltre, si presenta come la prima retrospettiva italiana dell’artista francese conosciuto a livello mondiale anche grazie alla sua partecipazione nel padiglione francese alla Biennale di Venezia nel 2003. Sembra che a unire i due artisti siano le nozioni di spazio e luogo, interpretate da Bustamente attraverso fotografie a colori di grande formato, sculture e installazioni, e dal fiammingo attraverso una serie di quadri che riproducono interni di chiese olandesi.
Interessante sempre per la sezione esposizioni anche la mostra Tappeti volanti (24 maggio-16 settembre) che ragiona sulla nozione del tappeto orientale e le sue influenze nell’arte del XX secolo. Così, si potranno vedere nella Villa opere che ancora una volta cercano la loro ragione d’essere nel dialogo fra epoche diverse.
Nel programma troviamo anche il cinema con Re/visioni ossia pellicole restaurate che hanno come tema quest’anno il viaggio in Italia. Si riconferma l’appuntamento estivo di Cinema all’aperto con film proiettati nei suggestivi giardini medicei. Chiara e Marcello Mastroianni sono i protagonisti di questa edizione. Non manca uno sguardo sul cinema mondiale ecco allora tutta una serie di pellicole sulla frontiera per un viaggio fra l’America Latina, l’Argentina, il Cile e il Paraguay. Dal 16 al 17 marzo, invece, viene proposto un colloquio che ruota intorno alle figure di Giulio Carlo Argan e André Chastel e ha come tema centrale la storia dell’arte e la politica.
Info: www.villamedici.it