Le sovrapposizioni di Cucchi

«La visionarietà di Enzo Cucchi va incontro a un percorso nomadico, spesso imprevedibile, fatto di continui sconfinamenti e disseminazioni in un terreno che coinvolge il sacro e il profano, la componente materiale e quella volatile, immateriale». Parole di Achille Bonito Oliva che, insieme ad Alberto Fiz, cura la personale dell’artista marchigiano – considerato il più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia – in cartellone al Marca di Catanzaro fino al primo aprile.

Fiz, direttore artistico del museo, motiva così la scelta alla base dell’allestimento: «Cucchi è l’artefice di una ricerca dove l’immagine esprime la propria forza tellurica senza mai rinunciare al suo costante bisogno di meravigliare». Per la mostra l’artista ha realizzato un progetto inedito, con oltre cinquanta opere fra dipinti, sculture e ceramiche degli ultimi tre anni che, nella cornice di una narrazione polisemica, superano qualsivoglia divisione di genere. Nel merito, Cucchi aggrega forme e materiale eterogenei, schivando ogni schematismo; come con la Morsa, una composizione di circa quattro metri sormontata da una rete metallica, anch’essa dipinta, che intersecandosi con la pittura dà vita ad un’originale ipotesi costruttiva.

In esposizione anche Robin Wood – opera di oltre tre metri – dove a rivelarsi in un ambito naturale è l’immagine di Vincent van Gogh; il volto del maestro olandese, impigliato tra le fronde degli alberi, rappresenta un’apparizione quasi clandestina che evidenzia il significato mitico della pittura. E ancora, nella sala centrale del Marca emerge la Grande porta, lamiera in metallo (supera i quattro metri) dove si aggancia una serie di idoli in bronzo.

«Sculture con le gambe che vanno in processione», è la definizione di Cucchi, che decide di intensificare l’immagine in un’incessante rimescolamento dei generi, dove gli elementi caratteristici della sua pittura si fanno presenza, identificando soggetti come cani, galli, case, teschi, oltre ad architetture immaginarie (le Cattedrali), tutti collocati all’interno di un’unica installazione. In parallelo, fino al 29 gennaio, il Marca di Catanzaro accoglie la mostra La galleria di Enzo. Appunti di pittura, a cura di Arianna Rosica e dello stesso Cucchi. Un piano del museo è dedicato ad una riflessione sull’attualità del mezzo pittorico attraverso le opere di sei giovani e promettenti artisti: Lorenza Boisi, Gianluca Di Pasquale, Ivan Malerba, Angelo Mosca, Pesce-Khete, Michele Tocca.

Info: www.museomarca.info