I segreti delle avanguardie russe

Un ponte tra Occidente e Oriente. Anche la Sicilia ha inteso contribuire agli eventi allestiti in occasione della celebrazione dell’anno della cultura e della lingua russa in Italia e della cultura e della lingua italiana in Russia.

Promossa dall’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, fino al prossimo 20 marzo, nello spazio espositivo del Reale albergo dei poveri di Palermo, è stata allestita una mostra sulle Avanguardie russe, curata da Andrey Sarabyanov e Giulia Davì. Un’importante kermesse per ripercorrere i legami e le influenze fra il mondo artistico russo e quello occidentale.

La mostra presenta al pubblico italiano 60 dipinti e ricostruzioni di oggetti tipici dell’arte russa degli inizi del XX secolo, provenienti dalla Galleria statale Tretyakov e dai musei regionali russi di città quali Kazan, Kirov, Krasnodar, Nizhny Novgorod, Pskov, Samara, Saratov. Le opere manifestano tanto gli evidenti influssi di artisti come Cezanne, Gauguin e Picasso quanto le espressioni cubofuturiste fino a giungere alla creazione non-oggettiva del Suprematismo e alla razionalità, alla disciplina del formale del Costruttivismo.

Sono il Cubismo, affermatosi a Parigi fra il 1907 e il 1914, e il Futurismo, annunciato in un manifesto milanese del 20 febbraio 1909, che hanno influenzato profondamente lo stile delle avanguardie russe e che hanno rivestito un ruolo fondamentale per la formazione del loro linguaggio artistico. La reinterpretazione di questi modelli ha dato vita a uno stile vivo e originale, grazie al quale la Russia, avanzando in prima linea nella nuova arte, diventò uno dei Paesi leader dell’avanguardia artistica europea.

L’avanguardia ha, inoltre, attinto anche dall’arte antica russa e dall’arte contadina e fu notevolmente influenzata da elementi della cultura popolare cittadina come le stampe popolari (lubok) e le insegne pubbliche. Tra gli artisti più importanti si ricordano Kazimir Malevich e Vladimir Tatlin, Vasily Kandinsky e Aristarkh Lentulov, Marc Chagall e Robert Falk, Aleksandr Rodchenko e Mikhail Larionov. Molto significativa anche la presenza delle donne, da Natalia Goncharova a Olga Rozanova, da Lubov Popova a Nadezhda Udaltsova e Aleksandra Ekster.

Fino al 20 marzo
Reale albergo dei poveri
corso Calatafimi 217, Palermo