Geometrie spaziali

Tre artisti in gioco all’interno degli spazi della galleria A arte studio Invernizzi: involucro dentro il quale si ospitano le geometrie spaziali di Alan Charlton, Ulrich Rückriem e Niele Toroni. Attraverso le loro opere s’intrecciano differenti interpretazioni dello spazio espositivo. Con “Diamond grid painting”, Charlton introduce il pubblico a un codice d’impronte espressive che emergono nell’essenzialità dell’immagine; osservando il lavoro senza titolo di Ulrich Rückriem (Düsseldorf, 1938) si mette a nudo la forma, in un’ottica minimalista. Le impronte di pennello di Niele Toroni (Muralto,Locarno, 1937) sorgono dalla semplicità di un segno.

Il loro tocco, pur nella varietà e nella differenziazione di stile, li ha resi tra i principali esponenti di una corrente artistica che dalla fine degli anni Sessanta ha posto la sua attenzione sugli elementi sostanziali del linguaggio visivo. In ogni sala si troveranno le opere di due degli artisti in mostra per rendere possibile un dialogo tra diversi gesti di creatività puntando su lavori tesi a sviluppare ambientazioni e atmosfere ideali per gli interni della galleria.

Tra le varie esposizioni di Rückriem si ricorda quella nel 2010 “Time-Space-Existence”, al Künstlerhaus Palais Thurn und Taxis di Bregenz e la prima svolta nel 1964 alla Domgalerie di Köln. Diversi musei gli hanno dedicato mostre negli anni Settanta: Museum Haus Lange a Krefeld, la Kunsthalle Tübingen, lo Städtische museum Abteiberg a Mönchengladbach. Durante gli anni Ottanta e Novanta ha invece organizzato mostre in importanti spazi pubblici come il Centre Georges Pompidou di Parigi o il Westfalisches Landesmuseum a Münster. Toroni espone invece fin dal 1969, ne è testimone la sua mostra alla 16 rue Castagnary di Parigi. Charlton, infine, ha avviato la sua attività espositiva nel 1972, con la mostra alla Konrad Fischer galerie di Düsseldorf.

Fino al 22 febbraio
A arte studio Invernizzi
via Scarlatti 12, Milano
Info: 0229402855; www.aarteinvernizzi.it