Alla Lisson gallery di Milano sono in mostra le opere dell’artista britannico Julian Opie: immagini simboliche, nate dall’approccio con il mondo esterno, rappresentate tramite una fusione di vari mezzi espressivi e per mezzo della pura essenzialità del gesto pittorico. L’artista rappresenta figure umane che camminano o danzano, in solitudine o in gruppo servendosi di volta in volta, di tecniche dell’animazione grafica e di stampa serigrafica, di granito, alluminio, vinile, e dei led.
Per esempio all’entrata della galleria si nota una scultura al led, composta da diodi che grazie all’emanazione di una luce a intermittenza raffigura una persona stilizzata che cammina ininterrottamente. Questa immagine trae ispirazione dal paesaggio urbano e dal linguaggio dei segnali stradali. Comunque, nonostante i differenti mezzi espressivi che utilizza Opie, Mary Horlock precisa che l’artista è molto legato al disegno, che esprime con rigorosa attenzione e grande immediatezza della linea. Tra i lavori presenti in mostra si potranno ammirare anche i due ritratti dedicati alla moglie Aniela che sono in contrapposizione alle immagini ispirate al movimento e alla danza.
In "Aniela distrobed I.", opera in vinile, rappresenta il soggetto nella sua nudità, tra le pareti domestiche di una stanza da bagno. Un senso di quiete e di serena intimità splende su di uno sfondo rosso, tipico del boudoir. "Aniela at the spring" si ispira, invece, alla nascita di Venere.
Fino al 20 gennaio
Lisson gallery
via Zenale 3, Milano
Info: 0289050608; www.lissongallery.com