Le megalopoli globali di Höhn

È difficile immaginare un connubio più contemporaneo di quello tra fotografia, elaborata con l’aiuto delle tecnologie digitali, e megalopoli considerate alla maniera di Christian Höhn, vale a dire come reale punto d’arrivo di una riflessione sulla struttura della città ideale che affonda le sue radici perlomeno nella Grecia del V secolo a. C.

Fotografo tedesco, classe 1953, Höhn si tiene in equilibrio tra la passione per scenari al limite del futuribile, che lo ha condotto in questi anni a girovagare per il mondo alla ricerca di “skyline” e prospettive cittadine mozzafiato, e una solida formazione classica basata sulla pittura paesaggistica sette-ottocentesca animata da una fiducia di stampo illuminista nella città come fulcro della civiltà. Un’intrigante casualità ha voluto che a ospitare in mostra circa trenta opere dell’artista fosse Firenze, eminentemente classica e quasi una sorta di laboratorio della città ideale per filosofi e architetti di epoche passate.

La San Gallo art station di Firenze ospita i lavori di Höhn, resi ancor più affascinanti dall’utilizzo della tecnica Dasec che consente di retroilluminare le immagini collocate su imponenti “light box”, conferendo loro una luce unica. Accompagnata da un cofanetto d’artista a tiratura limitata, che si affianca al catalogo, con testo critico di Roberto Mastroianni, l’esposizione non tralascia nessuna delle megalopoli visitate da Höhn: da San Paolo a Singapore passando per New York, Parigi, Mumbai e Buenos Aires, senza dimenticare Honolulu e Dubai.

Prive di presenze umane, le fotografie di Höhn rivelano così anche un altro aspetto delle gigantesche città contemporanee: il loro carattere spettrale, quasi fossero entità divenute autonome prendendo il sopravvento su chi le ha create, le abita e le anima. Fuori dalle spettacolari immagini di Höhn, emblematiche del felice incontro tra architettura, urbanistica e design, rimangono chiaramente periferie, “slums” e “bidonville” di ogni genere, indicative di ben altre facce delle città contemporanee.

Fino al 7 gennaio, San Gallo art station
via fra’ Giovanni Angelico 5r, Firenze
Info: 0550517157; www.sangalloartstation.it