Un omaggio a Georges Mathieu. Questo è quello che propone la galleria Agnellini arte moderna di Brescia in cui è in corso la mostra personale delle opere del maestro francese realizzate nel periodo che va dal 1948 fino al 1969. Curata da Dominique Stella, la mostra comprende 25 tra le opere più significative dell’artista d’Oltralpe, delineando il suo percorso creativo che si snoda lungo un ventennio. Si va dalla fase legata al movimento dell’Astrazione lirica, fondata nel 1947 dallo stesso Mathieu, a quella degli anni Sessanta del secolo scorso in cui il linguaggio artistico si caratterizza per un’autentica esplosione della gestualità che lascia, successivamente, spazio a uno stile più geometrico.
Le opere in mostra propongono, in maniera chiara e nitida, i tratti fondamentali delle idee artistiche del maestro francese: la pittura è puro impeto, deve essere libera da ogni costrizione formale, è chiamata a prediligere l’improvvisazione e l’immediatezza del segno. Nessun riferimento stabile o legame con forme definite. In più occasioni l’artista ha affermato: «La mia pittura è la pittura dell’energia, della febbre, dell’eccitazione della vita».
E così, tra le opere esposte si ergono "Saint Georges terrassant le dragon" del 1961, realizzata davanti ad un grande pubblico a Byblos, in Libano, in una delle numerose performance che Mathieu ha eseguito durante i viaggi in tutto il mondo, o ancora "Petit engorgement clandestin" (1956) in cui il segno precede il significato e diviene il mezzo di connessione fra l’inconscio e il mondo reale, oppure "Potencé, contre-potencé" (1965) in cui si manifesta l’esaltazione di un periodo come il Medioevo, in particolare armi e stemmi che Mathieu traduce con segni metaforici. La mostra è accompagnata da un catalogo, con testi in italiano e francese, curato da Roberto Agnellini, Dominique Stella, Gérard Xuriguera, Francesca Zappia, Giampietro Guiotto; biografia redatta da Daniel Abadie.
Fino al 14 aprile 2012
Brescia, galleria Agnellini arte Mmderna
via Soldini 6/A
Info: 0302944181; www.agnelliniartemoderna.it