Di recente protagonista della personale “All is violent, all is bright” al Macro-Museo d’arte contemporanea di Roma, l’artista Adrian Tranquilli inaugura la stagione dello studio Stefania Miscetti con la mostra In Excelsis. Un insieme di opere inedite, tecnicamente molto complesse, costituiscono il nucleo unico di un nuovo percorso di ricerca. L’inarrestabile indagine sociopolitica sul ruolo svolto dai supereroi nella società moderna, laddove naturalmente questi ultimi incarnano ben altro, al di là del costume tipico di provenienza fumettistica, apre un confronto con la simbologia arcaica, fatta di letture divergenti e ambivalenti dei singoli segni.
Così la croce latina di Tranquilli, accennata, allusa, mai integra, fatta in parte di acrilico, in parte di legno, sintesi concettuale di pensiero e materia, fa da sfondo sacrale a un Batman alternativamente martire e vincitore. Ma ancora un gioco di accostamento tra il supereroe e la croce greca, tipico topos dell’arte bizantina, dalla cui piegatura dei bracci ad angoli retti, deriva la svastica, simbolo che nell’antichità – scevro dalle odierne negative accezioni – era viceversa segno augurale di fortuna. Infine un Batman stagliato su una stella, quella comunista o forse quella hollywoodiana? Eroe glorioso? Star popolare? Leggenda mitologica? L’insieme simbolico, che fa da sfondo ai singoli disegni, resta arduo da interpretare ove non si individui lo specifico database iconologico al quale Tranquilli ha voluto riferirsi. Viceversa chiaro e di forte impatto è il messaggio stilistico, che trova nel drappo che avvolge Batman, il suo massimo virtuosismo. Il tratto è in grado di rivelare palpiti vigorosi, donando alla veste una sorta di movimento; la sensibilità dell’artista ne scolpisce il corpo forte, lasciando che le pieghe della morbida coltre accompagnino le inesorabili e precise le linee del corpo.
Il giustiziere, l’eroe delle tenebre, ancora una volta nell’opera di Tranquilli appare vinto, stanco, privato di quell’aurea di invincibilità, che mai forse avrebbe dovuto cingerlo. Esso, infatti, al contrario della maggior parte dei supereroi, non è dotato di poteri sovrannaturali, bensì fa affidamento al suo solo straordinario allenamento fisico e mentale e alla tecnologia avvenieristica delle proprie strumentazioni; nella piena “umanità” che lo contraddistingue, pertanto, Tranquilli vi insinua i limiti e le fragilità tipiche dell’Uomo moderno. Con In Excelsis la forza dell’eroe resta irrigidita tra massicci piani sovrapposti di simboli e forme, che spaziano in ambigue analisi ultra-semantiche, onore e gloria di quel suprematismo affermato dalla ricerca della sensibilità plastica di Kazimir Malevich. Elementi di sacro, profano e politico, dunque, coesistono nell’opera di Adrian Tranquilli, che lascia irrisolta un’evocazione possibilista in grado di restituirgli il ruolo di “salvatore”, simbolo del destino e del riscatto dell’intera umanità. Batman, talvolta privato dal vivere comune di quei connotati tipici dell’eroe, talvolta vessato dagli insuccessi personali, ci appare sempre più come un antieroe emblema della crisi dei nostri tempi.
Fino al 31 dicembre
Studio Stefania Miscetti
via delle Mantellate 14, Roma
Info: 066880588; www.studiostefaniamiscetti.com