Italia, Francia, Inghilterra, Stati Uniti. Esporre in tanti e tali paesi è stato un vero e proprio stimolo, professionale e umano, per Alessandro Pessoli, che con la sua personale Fiamma pilota le ombre seguono fa tappa a Reggio Emilia, alla Collezione Maramotti, fino al 29 gennaio.
L’artista, che vive e lavora a Los Angeles, porta avanti un cammino pittorico contraddistinto da un processo di costruzione e decostruzione linguistica, simbolica, fisica in cui le parti cancellate e coperte rappresentano la struttura portante del dipinto. Da qui l’indagine di una verità intima, che si esplicita nella vitalità dell’immagine e della pennellata. Nell’ambito della personale, le figure aderenti a una tradizione iconografica religiosa si attualizzando “caricandosi” di potenziali reinvenzioni immaginifiche. Partendo da questo presupposto, Pessoli ridefinisce l’intensità emotiva di queste figure ponendole in stretto dialogo con il paesaggio che le ospita, attribuendo loro una diversa leggerezza, originando un equilibrio fra tragedia e giocosità pittorica; tre grandi tele si richiamano e assumono come matrice, quale “fiamma pilota” – da qui il titolo della mostra – il complesso soggetto della crocifissione.
L’eclettismo di Pessoli, portatore di memorie e sedimentazioni storiche (dalla metafisica al surrealismo fino alla cultura visiva popolare) si manifesta anche nel gesto, che spazia dalla manualità artigianale del collage e della vernice spray alla classicità del tratto sulla tela, nell’ambito di un linguaggio elettivo insito nella sua pittura.