L'universo di Rui Toscano

Si è inaugurata venerdì 28 ottobre alla galleria Ex Elettrofonica la prima personale italiana di Rui Toscano, Universo parallelo, “Out of a singularity”.  Al centro dell’indagine dell’artista portoghese vi è l’universo e il desiderio innato nell’essere umano di conoscenza.

E allora quale luogo privilegiato per volgere lo sguardo e interrogarsi se non l’universo con tutte le domande che porta in sé? Come sempre nei suoi lavori i mezzi espressivi si mischiano: quello che conta non è tanto la forma quanto il messaggio veicolato. Un telescopio, un proiettore, un piccolo schermo e una serie di disegni convivono all’interno della mostra curata da Gianluca Brogna.
Nello spazio dell’Ex Elettrofonica sono esposti lavori già presentati in spazi internazionali insieme a un’opera creata per quello romano, “Planeta Vermelho”. Un proiettore degli anni ’70 illumina una diapositiva raffigurante un cerchio rosso, Marte. L’uomo osservava dalla Terra il pianeta Marte cercando di ipotizzare un’altra vita su quel suolo, ha cercato attraverso la scienza di arrivarci per accorgersi, una volta atterrato, che nessuna vita vi esisteva. Era una mera illusione. Toscano deride il desiderio dell’uomo di colonizzare. Stesso tema è al centro di “The right stuff”: un piccolo schermo in cui si alternano le immagini dei numerosi lanci spaziali. Una riflessione sulla conquista dell’universo sempre anelata dall’uomo, ma mai avvenuta. “The great curve” è un telescopio. Ponendo lo sguardo al suo interno si è proiettati verso un infinito fatto di luci dove il sogno di superare la solitudine in cui siamo immersi sembra concretizzarsi.

I disegni della serie “The Olbers paradox” rappresentano il paradosso di Olbers, “come è possibile che il cielo notturno sia buio nonostante l’infinità di stelle presenti nell’universo?”, a cui nessuno è stato capace di trovare una risposta. La teoria del Big Bang è al centro della riflessione di Toscano e ci porta al secondo titolo della mostra, “Out of a singularity”, rappresentato dai disegni “The Olbers paradox”. L’artista parte nel punto in cui la scienza non è più capace di dare delle risposte, è lì il suo luogo e il suo perché. La teoria del Big Bang, la nascita del mondo, è il momento a cui la scienza non riesce a trovare una spiegazione, è la singolarità gravitazionale. L’artista attraverso i suoi disegni vuole condurre ogni singolo individuo a trovare la sua risposta, a uscire dunque da una singolarità.

FIno al 10 dicembre
Galleria Ex Elettrofonica, vicolo Sant’Onofrio 10, Roma
Info: www.exelettrofonica.com