L’artista statunitense Andres Serrano ha creato espressamente per gli spazi del Pack di Milano un’esposizione dal titolo “Holy works”, nella quale si assume l’incarico di reinterpretare la pittura religiosa medievale e rinascimentale. Religioso ma al tempo stesso sacrilego, l’artista in questione ha scandalizzato già in passato la cultura cattolica proprio per le sue interpretazioni provocatorie relative a temi clericali.
Ciò che mette in mostra sono disegni piuttosto personali di ritratti sacri tipici nella storia dell’arte. Serrano rilegge così la pittura italiana quattro-cinquecentesca incastonando all’interno di essa figure a lui famigliari come amici e conoscenti. L’artista non compromette le icone sacre ma le ricrea, le fortifica. Paragonato al Caravaggio, Serrano coinvolge con la sua “La Chinoise Madonna” o “Blood Madonna”, con “The last supper”, e con il trittico delle “Stations of the cross” opere che sono l’esempio della sua grandezza rivolta alla produzione sul sacro cristiano.
Tramite la fotografia e per mezzo di poster sparsi per la città, Serrano tocca la sensibilità del suo pubblico raccogliendo, fra l’altro, ampi consensi. Si può affermare che Serrano (newyorkese classe 1950) sia uno degli artisti più stimati sul panorama internazionale degli ultimi vent’anni. Basti menzionare alcune dei suoi lavori che l’hanno reso celebre, e fatto pesantemente discutere: “Piss Christ” del 1987 o “Le Morgue”. Tra le sue mostre personali si ricorda quella del 1995 al The new museum of contemporary art di New York e quella del 1998, ”Fluids”, alla galerie Yvon Lambert di Parigi,
Fino al 19 novembre
Galleria Pack
foro Bonaparte 60, Milano
Info: 02 86996395; www.galleriapack.com