Fino al 13 novembre la galleria d’arte Spazio 120 di Roma ospita la personale di Sebastiano Sanguigni, dal titolo Le radici dell’anima. Personaggio atipico del panorama artistico italiano, Sanguigni, classe 1931, ha sempre seguito un percorso marcatamente personale senza mai aderire a gruppi o correnti. Dipinge senza avere riferimenti dichiarati, anche se nelle sue opere fanno capolino accenni al postfuturismo o tratti che ricordano il miglior Chagall.
I temi prediletti sono le figure femminili, eleganti, materne, sempre tratteggiate con linee morbide e colori caldi. Un mondo di creature avvolgenti per una pittura tranquillizzante, ma carica di emotività. «L’opera di Sanguigni nasce da un moto interiore dell’anima; armonie e plasticità sono cariche di una tensione velata, di un impalpabile senso di struggente malinconia, riconducibile a quel dualismo irrisolto tra arte e vita che da sempre contraddistingue la poetica del maestro. Da un mondo fantastico di impasti cromatici emergono forme improvvise, figure fluttuanti che si adagiano, si sovrappongono, si dissolvono nella luce per poi di nuovo intrecciarsi in morbidi vortici di linee e colori», scrive il curatore e gallerista Cristian Porretta.
Il nucleo centrale della mostra è composto da dieci tele inedite che rappresentano la più recente fase di ricerca artistica di Sanguigni. Sono inoltre esposte sculture in bronzo e in cemento e una doppia serie di carte realizzate in tecniche miste e chine. A completare il percorso espositivo una sezione retrospettiva, con la grande opera “Brasil 2”, dipinta durante gli anni del soggiorno sudamericano.
Fino al 13 novembre
Galleria d’arte Spazio 120
via Giulia 120, Roma
Info: 0664760439; www.spazio120.it