Andando a visitare la mostra in corso all’Hayward gallery fino all’8 gennaio 2012, al Southbank center di Londra, è possibile immergersi negli scenari dai colori vibranti delle installazioni video di una delle video artiste più acclamate del momento. Pipilotti Rist: “eyeball massage” è la prima personale nel Regno Unito dell’artista svizzera e indaga il suo percorso presentando una trentina di lavori, tra video sculture e installazioni.
Pipilotti Rist (1962) vive e lavora a Zurigo, nel 1997 ha ricevuto il Premio 2000 alla Biennale di Venezia presentando il suo video dittico “Ever is over all” (1997), riproposto anche in mostra nell’ Hayward project space. Inoltre l’ artista ha rappresentato la svizzera alla 51esima Biennale internazionale d’arte di Venezia nel 2005 oltre ad altre importanti personali negli anni seguenti. I primi video dei tardi anni ’80 erano sperimentali, mono canale, dove manipolava velocità, colori e suoni, prendendo in prestito il linguaggio dei film e della televisione; i video più recenti sono più complessi. Incorporando oggetti, le sue video installazioni sono scultoree fino a comprendere lo spazio architettonico e sempre più immersive.
Rist crea film giocosi, psichedelici e spesso provocatori, esplorando diversi temi e immaginari: la morte e la vita, la famiglia e l’amore, il paesaggio urbano e quello naturale. Al corpo è dedicata un attenzione particolare, l’artista lo esplora cercando di svincolarlo da tabù religiosi e sociali. Da un approccio di questo tipo hanno origine le sculture con le mutande: “Henlightened hips” (2011), i festoni luminosi posti all’esterno dell’edificio e “Masschusetts chandelier” (2011), l’enorme candeliere luminoso della prima sala, costruito tramite centinaia di mutante bianche sul quale sono proiettate immagini.
La seconda sala è caratterizzata da uno spazio fluido per il quale Rist ha collaborata con il giovane architetto londinese Andreas Lechtalerper. Una sequenza di spazzi effimeri sono stati creati tramite divisori semi trasparenti, per presentare le sculture-video. Su queste tende vengono proiettate immagini e fasci colorati che danno luogo, allo stesso tempo, anche tramite sovrapposizioni, ad una visione delle opere frastagliata. Uno sguardo nomade, trasversale, non unitario, uno sguardo che non domina che sceglie percorsi ogni volta diversi, per una visione lontana dalle comuni apparenze, che trascende dalle immediate fisionomie degli oggetti. Anche una conchiglia, una borsetta da donna o un vaso possono diventare superficie per la proiezione. L’artista invita lo spettatore a entrare nel suo mondo, in particolar modo con l’audio-video installazione “Administrating eternity” (2011), dove il pubblico può immergersi in una foresta di pannelli che scendono dal soffitto o divenire esso stesso superficie per le proiezioni. «Questo lavoro nasce dal mio personale immaginario dell’eternità», dichiara l’artista, che rimodellando lo spazio permette al visitatore di immergersi e sprofondare in esso sdraiandosi sui cuscini. I pannelli nella stanza creano combinazioni plurime di visione dove il senso della profondità e della prospettiva vengono alterati.
Pipilotti Rist crea ambienti che desidera possano essere luoghi per rilassare la mente. La curatrice della mostra Stephanie Rosenthal sottolinea che «i lavori di Pipilotti Rist ci costringono a cambiare il modo di guardare il nostro corpo e quello delle altre persone e interroga il nostro rapporto con la natura. La sua arte trasforma il materiale della nostra vita in un’esperienza sensuale ed impregna i più comuni oggetti o eventi con un senso di meraviglia. Nel suo rispettoso, generoso modo, abbraccia i visitatori della galleria, e li invita nel suo mondo».
Fino all’8 gennaio 2012
Hayward gallery, Southbank centre
Belvedere road, London
Info: 0848479910; www.southbankcentre.co.uk