A Venezia si celebra la donna. Fino al 27 novembre nello storico palazzo Zenobio è in mostra Red, un progetto frutto dell’incontro tra moda e arte. Da una parte il talento di Ewa Bathelier, pittrice e scenografa di origine polacca, dall’altra la creatività di Denise Focil, nota stilista californiana ideatrice del marchio Alpinestars. Due anime molto diverse tra loro. La Bathler segue un percorso molto personale strettamente legato ai problemi umani. La Focil sorprende per la sua audacia creativa che si concretizza nelle sue collezioni che si ispirano ad una donna forte e decisa.
Red esplora la presenza del dolore nella vita di ogni donna, il conflitto interiore tra il sé e la realtà e l’improvvisa realizzazione che solo questo cammino di sofferenza è in grado di liberarla. Questa precisa lettura ha dato vita a un’installazione, sotto la direzione artistica di Marco Agostinelli, inclusa nella mostra personale della Bathelier, Vestito nudo, curata da Veronica Veronese. Sette abiti, disegnati da Focil e dipinti da Bathelier, urlano l’intenso e spesso faticoso cammino di crescita della donna, espresso attraverso il colore rosso. L’abito che indossiamo parla, comunica, racconta la nostra persona e la nostra storia. L’abito diventa un portatore di simboli che identificano l’animo femminile che esplode in tutti i possibili stati d’animo. Una dimensione ben conosciuta anche dalla scrittrice Clara Sanchez, madrina di Red e autrice del bestseller Il profumo delle foglie di limone, che nei suoi romanzi ha sempre scandagliato l’animo delle donne: «L’unione ricca di ispirazione di Ewa Bathelier e Denise Focil – commenta la Sanchez – è riuscita a vestire la pittura di volume e movimento».
Mentre Denise Focil descrive così questa esperienza: «Poter raccontare la storia di una donna attraverso un vestito è stata una sfida. Ma alla fine il vestito si è rivelato la tela perfetta su cui ‘’dipingere’’ e rivelare i segreti dell’essere donna». Per disegnare i sette capi, Focil si è ispirata ad Anfitrite, dea greca del mare, raccontandone la sua rivoluzione, dalla giovinezza all’età adulta. Ewa Bathelier ha trasformato i vestiti di Denise Focil in oggetti d’arte tridimensionali. «Lo spesso color cremisi con cui ho dipinto i vestiti, riflette la ferita che scaturisce dalla violenza nata sotto il prezioso pezzo di stoffa, incapace di mascherare e nascondere la tragedia. Prima immacolati, i vestiti si colorano di un intenso rosso, simbolo di passione ma anche di violenza, mano a mano che la crescita interiore e la presa di coscienza della donna aumentano. L’iniziale morbido e lungo vestito da sposa si trasforma nel corto e sexy vestito di una donna libera».
Fino al 27 novembre
Ca’ Zenobio
Dorsoduro 2596, Venezia
Info: www.project-red.net