Nonostante le difficoltà, il Madre continua la sua attività e il 22 settembre inaugura la mostra di Gianluigi Colin, dal titolo Dei. A cura di Barbara Rose, l’esposizione propone un viaggio nel mito, rappresentato come un universo di frammenti, storie e illuminazioni. Un mondo parallelo abitato da figure straordinarie, dalle qualità sovrumane, a volte divinità, altre eroi. E il racconto delle loro gesta ancora stupisce, suscita ammirazione e, sedimentandosi nei secoli, condiziona i nostri modi d’essere, la nostra vita, i comportamenti sociali, culturali e politici.
È questo il tema portante della mostra di Gianluigi Colin, sempre in bilico tra storia della classicità e valori della contemporaneità. E l’autore solleva una domanda fondamentale: chi sono oggi gli dei? Anche se le forme e i lineamenti differiscono rispetto al passato, il mito, secondo Colin, rinasce in ogni uomo, è dentro di noi anche quando non lo riconosciamo. Nel progetto si presentano alcune opere dedicate a una nuova rappresentazione del mito contemporaneo. Le opere evocano la presenza invasiva degli dèi pagani: sono divinità che superano barriere culturali e politiche e sono, forse, l’esempio di una vera globalizzazione invisibile, di una radicalizzazione culturale capace di superare frontiere, ideologie, religioni.
La mostra, interamente finanziata da sponsor privati, presenta 14 opere dedicate a quattro divinità della mitologia classica rivisitate in chiave moderna – Marte, Venere, Saturno e Mercurio – e un luogo mitico: il labirinto. Quest’ultimo diventa “The wall”: un arsenale di icone impazzite, un’installazione caotica, impossibile da perimetrare., un’opera aperta fatta di materiali eterogenei. Fino all’8 novembre. Museo Madre, via Luigi Settembrini 79, Napoli.Info: 08119313016; www.museomadre.it.
GUARDA IL SERVIZIO
di Camilla Mozzetti