Una tra le stampe erotiche giapponesi più note al mondo, conosciuta come Il sogno della moglie del pescatore, raffigura una donna durante un amplesso con due piovre. L’opera è del grande maestro ukiyo-e Katsuhika Hokusai, e sembra essere il punto di partenza e la fonte di ispirazione per gli scatti di Daikichi Amano, fotografo giapponese tra i più originali degli ultimi anni. Fotografie realizzate sul crinale che divide l’erotico dal raccapricciante, ospitate per la seconda volta alla Mondo Bizzarro gallery dal 10 settembre al 5 ottobre.
Daikichi Amano nasce a Tokyo nel 1973, e studia arte in Giappone e negli Stati Uniti. Dopo una partenza legata al mondo del cinema e alla pornografia, inizia la sua carriera artistica nel 2007, e in questi anni le sue opere hanno varcato spesso il confine della madrepatria, costruendo così la sua fama di fotografo, inizialmente nei circuiti artistici “underground”, fino ad arrivare all’ufficialità, sancita anche dalla recente scelta di alcuni suoi scatti da parte del noto marchio Givenchy.
Tra le altre, anche le immagini scelte dal marchio francese saranno esposte prossimamente alla Mondo Bizzarro, che dopo il successo della personale “Human nature” del 2009 torna nuovamente a presentare il mondo erotico di Amano. Un mondo insolito, sensuale e macabro, dove donne e animali si incontrano, si uniscono, dove la natura prende il sopravvento sul corpo umano e lo piega ai suoi desideri, lo trasforma in una sorta di metamorfosi estrema e grottesca. Immagini che evocano fantasie primitive, legate alla visione di corpi pulsanti, di umori, che catturano e al contempo turbano fortemente lo sguardo dello spettatore.
Pesci, piovre, insetti, larve, salamandre i protagonisti dei set di Amano, insieme a modelle bellissime che, come bambole inerti, offrono il loro corpo al tocco freddo di tentacoli e zampe. Su scenari cupi e asettici, le giovani modelle restano catturate in reti da pesca, o lasciano ricoprire il loro corpo di porcellana da blatte, anguille e polipi, in immagini dove l’aria mortifera della putrefazione sembra regnare silenziosa e oppressiva, tra l’erotismo morboso e la bellezza distorta.
Amano specifica che le creature utilizzate negli scatti al termine delle sessioni di shooting vengono servite come pasto allo staff, modelle comprese, quasi a voler chiudere il cerchio con un rituale, dove il corpo si fonde, non solo metaforicamente, con quella natura che poco prima lo aveva posseduto. Una liturgia ancestrale di morte e rinascita, concetti che da sempre dominano il mondo naturale. Seguendo la strada iniziata da Hokusai, Amano si pone come suo allievo ed erede, e non si definisce né un artista né un pornografo, ma lascia al pubblico il compito di giudicare.
Mondo Bizzarro gallery
via Reggio Emilia 32 c/d
Info: 0644247451