Mescolate verdure crude e otterrete la misticanza. Mescolate arti e talenti ed otterrete Misticanza 011, festival delle arti, che si terrà il 2, 3 e 4 settembre nella cornice del territorio di giunto quest’anno alla terza edizione. Ad animarlo, un gruppo di giovani professionisti nel campo dello spettacolo e delle arti visive: Riccardo Floris, Carolina Levi, Maria Elena Minuto, Francesca Morgantini e Rosa Sironi.
Il loro intento è quello di ricercare e creare legami, punti di contatto e zone di confine tra diverse forme comunicative ed espressive. Gli artisti sono chiamati quest’anno a riflettere sul concetto di Errore, se sia una potenzialità per generare infinite storie, come sosteneva Gianni Rodari, o se sia un gesto in qualche modo volontario, come un incidente di percorso necessario. Scrivono i responsabili artistici: «Attraverso quali dinamiche l’errore entra all’interno dei processi di creazione artistica? Allontanandoci dall’accezione comune che tende a identificare l’Errore come semplice sbaglio, abbiamo voluto al contrario riflettere sull’Errore come possibilità e necessità critica del fare artistico».
Alla domanda, gli artisti rispondono con lo sforzo di scomporre le granitiche sicurezze – quei sistemi dominanti che dovrebbero rassicurarci – in tanti punti di domanda, che indagano la fragilità, e la vulnerabilità, l’Errore. La risposta si snoda attraverso laboratori teatrali e di arti visive per bambini; spettacoli di teatro-canzone, danza e “reading”; commedie, video proiezioni e anteprime, come un filo rosso che attraversa le piazze del borgo, note da sempre, ma viste e vissute con occhi nuovi. Tutti i tre giorni del festival vedranno inoltre la presenza costante delle arti visive, punto di riferimento indiscusso del festival Misticanza: video, “performance”, installazioni “site specific” offriranno al pubblico un’occasione di immersione fra le arti.
Attraverso i lavori di Tudor Bratu, Antonia Carrara, Emiliano Maggi, Daniele Spanò, Valentino Diego e Angela Zurlo si cercherà, come scrivono le curatrici, di «riportare l’attenzione verso la fragilità della coerenza, verso la vulnerabilità di ogni stato e sulla bellezza che può scaturire dalla nascita, volontaria e non, di situazioni apparentemente sbagliate che portano al collasso delle certezze».
Misticanza 011
2, 3, 4 settembre
San Casciano dei Bagni, Celle sul Rigo (Si)