Un percorso suggestivo e in parte spirituale quello che suggerisce il Museo della civiltà romana con la mostra Dall’alto dei due Imperi, inaugurata all’Eur qualche giorno fa. Un dialogo di confronto storico e temporale che incontra la fase di massima ascesa dell’Impero romano grazie alla presenza nel museo di busti, iscrizioni e rilievi storici, insieme con le monumentali carte di riso dell’artista cinese Xu Longsen per la prima volta in Italia.
L’esposizione, a cura di Angelo Capasso, affronta la distanza di due mondi e di due culture, partendo da un lasso di tempo distante ma armonicamente simile, in cui la dominazione della magnificenza umana lascia posto agli stendardi della natura spirituale d’Oriente. Una contrapposizione concettuale che trova spazio nel lungo cammino artistico di Longsen, proposto per l’occasione in modo ampio e dinamico, come anche l’installazione che le sue opere suggeriscono. Enormi carte mostrano dall’alto cascate di montagne rocciose d’inchiostro nero su bianco, in cui la delicatezza del tratto si contrappone alla maestosità sublime della sfrontatezza naturale. Per un attimo ritorna alla mente la finitezza dell’uomo e la sua impossibilità nei confronti di quel mondo, ma il pensiero si arresta nella dimensione bicromatica della pittura dell’artista: i pieni e i vuoti, come suggerisce Capasso nel suo testo critico, lasciano lo spazio all’illusione mai raggiunta della profondità rinascimentale.
La natura di Longsen non è un dogma. Non è la verità dell’uomo, non è la condanna della finitezza, quanto più semplicemente la sua rappresentazione, il sentimento più intimo che l’artista percorre. Come lo scalare delle montagne, il tratto di Longsen vive un percorso in salita, dura perché attenta e costante è la riproduzione manuale del suo lavoro. Immerso in una dimensione senza tempo, il pubblico si lascia perdere nella spiritualità che l’intera combinazione espositiva suggerisce: il Museo e la sua storia con le carte di riso e la loro storia. L’esposizione è promossa da Roma capitale assessorato alle Politiche culturali e centro storico – Soprintendenza ai Beni culturali, da Zètema Progetto cultura e da Eur Spa e gode inoltre del patrocinio di Alta Roma.
Fino al 24 luglio
Roma, Museo della civiltà romana
Piazza G. Agnelli 10, Roma
Info: 060608