Gli artifici di Cecchini

Nella loggia degli Abati di palazzo Ducale a Genova si è aperta la personale di Loris Cecchini (Milano, 1969), promossa dalla fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con la fondazione per la cultura Genova palazzo Ducale: si tratta in tutto di una trentina di lavori, alcuni inediti, suddivisi in sculture, installazioni, fotografie e opere interattive. Osservando lo spazio all’interno della loggia, l’artista ha concepito la realizzazione di questa esposizione, la prima nel corso della sua carriera realizzata a Genova: forse è anche per questo che se ne è preso così cura. Non si può tralasciare, inoltre, che alcune delle opere in mostra sono state create appositamente per questo evento.

Natura e artificio sono la combinazione appropriata nella produzione di Cecchini che si manifesta sempre nel moltiplicarsi di una dialettica costantemente differente. Altri due aspetti molto legati tra loro nella messa in atto dell’idea in Cecchini sono il linguaggio artistico e l’immaginazione tecnologica.

Cecchini cresce a Siena, dove si diploma all’Istituto d’arte. Il passo successivo avviene a Firenze, dove frequenta l’Accademia di Belle arti. Dopo due anni decide di lasciare Firenze e di trasferirsi a Milano. Qui si iscrive alla sezione di pittura dell’Accademia di Brera, terminando gli studi nel 1994. Lavora successivamente in un grande laboratorio fotografico a Monza. La sua prima personale è a Milano, una delle sue ultime apparizioni è avvenuta nel 2010, al Musée d’art moderne de Saint-Etienne Métropole.

Fino al 17 luglio
loggia degli Abati di palazzo Ducale
piazza Matteotti 9, Genova. Info: 0105574064/5; www.palazzoducale.genova.it

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