Fra arte e scienza

Si è aperta la personale di Carsten Höller (Bruxelles, 1961, fresco vincitore dell’Enel contemporanea award 2011) alla galleria Massimo De Carlo. Il suo lavoro attuale consiste in un progetto "site specific" che ha preso forma parallelamente ai suoi ultimi operati artistici esibiti a Berlino lo scorso novembre durante la mostra Soma, all’Hamburger bahnhof/Museum für Gegenwart. In questa nuova esibizione ci sono lavori inediti e un’area riservata a una serie che ha per protagonisti i suoi tipici soggetti ricorrenti, ovvero i "mushrooms", i funghi. E inoltre, sono presenti anche altre opere come "Mäuseplatz (Mice square)", 2010, una riproduzione in scala di un parco, quello di Haÿ-les-Roses da Pierre e Vera Szekely, sorto a Parigi nel 1958. Si notano una coppia di topi, uno bianco e uno nero; oppure si ricorda "Kanarienwaage (Canary scale)", 2010, che rappresenta due gabbie per uccelli, identiche in dimensioni e colori e libranti nell’aria, con all’interno dodici canarini. Le due gabbie sono unite grazie a una sbarra che al centro possiede un ago in grado di segnalare la differenza di altezza delle due gabbie una volta mosse dallo spostamento dei canarini.

Si può dire che Carsten Höller abbia affascinato molto il pubblico dell’arte con i suoi esperimenti tra arte e scienza. Come dimenticare gli scivoli ideati appositamente per la Tate modern di Londra (2006), o i funghi rotanti disposti lungo il soffitto della Fondazione Prada (2000)? Questi progetti derivano sicuramente dalle forti influenze dovute ai suoi studi in agronomia all’università di Kiel in Germania, e alla sua specializzazione in fitopatologia.

Fino all’8 luglio
Galleria Massimo De Carlo
via Giovanni Ventura 5, Milano
Info: 0270003987; www.massimodecarlo.it

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