Una via di mezzo fra installazioni e interventi urbani. Sempre colmi di disincanto, cinismo e giocosa ma ficcante contestazione. Un tagliente mix di simboli, immagini, icone e sfida. Per strappare la "street art" dal vortice del marketing. Questo è il lavoro del misterioso Opiemme, attivo e residente a Torino. Detto in altre parole, uno degli "urban artist" più attivi della penisola. Obiettivo, svecchiare la comunicazione della poesia per avvicinarla al pubblico: da questo intento l’artista crea un’inedita espressività di strada che di volta in volta si lega a veri e propri blitz urbani, dal "writing" agli adesivi. Con la parola (quasi) sempre al centro della scena.
L’occasione dei quattro quesiti referendari al voto domenica 12 e lunedì 13 giugno devono avergli dato nuova ispirazione, spingendolo a popolare Torino di un paio di opere, per così dire, istantanee e come sempre virali. Uno è un enorme adesivo di divieto d’accesso applicato sulle fontanelle della città in cui un testo recita "Bere. Forse, dal 12 giugno dipende da te". Titolo: Vietato bere (nella foto in alto). L’altro si chiama Energia nucleare in Italia ed è una sorta di "stencil" verniciato sulla comune segnaletica orizzontale che delimita le aree di carico e scarico merci di fronte ai negozi. L’ignaro omino, dopo l’operazione firmata Opiemme, finisce col trasportare un barile di materiale radioattivo.
«Svecchiare la poesia, proporre nuovi modi di leggerla, portarla alle persone, nelle strade, farne poesia di strada, realizzare installazioni, performance, video, farne arte pubblica, avvicinarla alla “street art” e alle scritte sui muri – aveva detto a Inside Art di febbraio Opiemme – questo è l’avvilupparsi di stimoli che, con poca consapevolezza, hanno cresciuto il mio fare poesia e arte. Assieme, inscindibilmente. La mia arte è questa: poesia, simboli e messaggi, dipingere a parole. Mi piace sia mischiare i generi, che tenerli assolutamente separati». Anche stavolta, in occasione dei referendum sull’acqua, il nucleare e il legittimo impedimento che sembrano aver fatto breccia nelle coscienze degli italiani, il piemontese d’adozione ha colto l’occasione per esprimere quell’arte pubblica che gli sta tanto a cuore.
Info: www.opiemme.com