Suoni da Mosca

Il critico Nicolas Bourriaud, nel 2001, dava alle stampe il testo "Postproduction", nel quale definiva il presente come un’epoca dominata dalle modalità del remix e della postproduzione. Nonostante l’ex curatore del Palais de Tokyo di Parigi, nell’esile ma denso volumetto, prendesse in considerazione soprattutto le possibilità di rielaborazione di “oggetti” digitali offerte da internet, è innegabile che le stesse tecniche funzionino alla perfezione per il suono, medium artistico ormai ampiamente sdoganato e di cui, nella mostra Arte italiana all’ascolto – ospitata fino al 5 giugno dal National centre for contemporary arts di Mosca – vengono presentati diciotto esempi, realizzati da altrettanti artisti che coprono le ultime tre generazioni del panorama contemporaneo della produzione nazionale.

Un’ottima testimonianza di postproduzione è offerta dall’opera Vettor Pisani (Napoli, 1934), artista poliedrico attivo sin dai primi anni Settanta, che utilizza la tecnica del montaggio sonoro per appropriarsi del celeberrimo coro Va, pensiero tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi, restituendolo esasperato. Ancora di appropriazione, attuata attraverso i nuovi mezzi indicati da Bourriaud, si può parlare per il lavoro di Mario Airò (Pavia, 1961), intitolato Il fiore delle mille e una notte, in cui l’artista estrapola e rimonta in un’unica sequenza sonora le tracce audio dell’omonimo film pasoliniano del 1974. Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) ripropone un’opera di trentacinque anni fa, Chi sei tu?, in cui si può udire la sua voce mentre nega la propria identità nazionale; e di nuovo la voce, questa volta non dell’artista, ma di George W. Bush, è la protagonista del lavoro di Alfredo Pirri (Cosenza, 1957), che contrappone un discorso pronunciato dall’ex Presidente degli Stati Uniti con un abbaiare di cani – lo perros, che in spagnolo significa anche gli infedeli.

Il buio e il vuoto delle vaste sale che ospitano la mostra si riempiono e colorano di voci, musiche e rumori dai timbri più disparati e convulsi, dando vita a un’esperienza nuova e completamente diversa da quella che è possibile fare visitando una qualsiasi mostra di arte visiva; una promenade sonora coinvolgente e suggestiva.

Fino al 5 giugno
Ncca, National centre for contemporary arts
Zoologuicheskaya ul, Mosca
Info: www.ncca.ru