Il film si fa scultura: “Silent movie” è l’omaggio che Giorgio Laveri – uno dei protagonisti della scultura ceramica contemporanea – fa all’immortale “Padrino” di Francis Ford Coppola. Trenta opere, fotogrammi del film impressi su lastre di ceramica a forma di pellicola, e una rivisitazione in chiave ironica dell’oggetto cult della saga: la pistola. La mostra, curata da Paolo Mazzucchelli, ha visto inoltre, nel giorno del vernissage una spiritosa performance organizzata da un gruppo di amici del curatore in abiti anni Trenta.
Da anni Giorgio Laveri si occupa di progetti legati al mondo del cinema, da qualche tempo ha focalizzato la propria arte irriverente su oggetti “pop”, sulla realtà comune e popolare cui la ceramica vuole rendere nuova dignità. E allora ciò che ci circonda viene reinventato, defunzionalizzato, riqualificato e, spesso, ingigantito: l’oggetto preso e plasmato da Laveri diventa portatore di altri e nuovi significati, sensuale strumento di comunicazione. Se osservando le sue opere verrete colti dall’irresistibile voglia di “toccarle”, sarete caduti nella rete provocatoria tesa da Laveri.
“Giorgio Laveri. Silent movie” resterà aperta a Gallarate fino al 4 giugno prossimi presso la “Mac temporary gallery” di via Luigi Riva 8. L’ingresso è libero dal lunedì al venerdì tra le 14,30 e le 19,30, il sabato dalle 10. Si tratta del primo di una serie d’incontri curati da “Mac”, marchio creato da Paolo Mazzucchelli, per la ricerca e la promozione artistica sul territorio.