Fino al 12 giugno torna l’appuntamento annuale con la fotografia d’autore europea. Anche per questa edizione sono stati selezionati una serie di autori italiani e stranieri che conducono interessanti ricerche personali e su committenza, imponendosi a livello internazionale. Senza voler intenzionalmente scegliere un tema preciso per l’iniziativa, è innegabile che sia costituito dall’uomo, l’ambiente e i luoghi di vita il punto focale di tutte le esposizioni, caratterizzate dalle indagini realizzate dai fotografi in esposizione. Un contributo importante per riflettere sui mutamenti sociali attraverso immagini toccanti, emozionanti e a tratti commoventi.
Una scelta organizzativa coerente con le finalità dell’Afi, frutto delle collaborazioni attivate da tempo con altri paesi europei, che ha come obiettivo quello di promuovere la fotografia, proponendo accanto ad autori noti giovani talenti provenienti da scuole di fotografia, gallerie e contesti creativi differenti, tutti con un bagaglio di esperienze ragguardevole. L’iniziativa si tiene all’antica villa Pomini (via don Luigi Testori 14 a Castellanza, noto centro d’arte e cultura della provincia di Varese, nella foto) ed è stata organizzata dall’Archivio fotografico italiano con la collaborazione di Epson Italia, sponsor tecnologico e con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del comune di Castellanza e dell’amministrazione provinciale di Varese, assessorato al Marketing territoriale. Le mostre in programma sono: Gabriele Basilico, Dentro la città; Rimaldas Viksraitis, “Grimaces of the weary village”; Rui Pires, “Rural moments”; Robert Knoth, “Il costo umano di una catastrofe nucelare”; nonché “Paesaggio perduto-Architetture rurali in abbandono di Piemonte e Lombardia”, con immagini Digigraphie di Claudio Argentiero, Umberto Armiraglio, Fabio Preda, Andrea Franzosi, Laura Mazza (autori Afi). Durante il festival si tengono inoltre proiezioni, seminari, letture portfolio e altri eventi collaterali.
L’evento più importante è il terzo concorso fotografico italiano, dedicato alla figura di Franco Pontiggia, noto e indimenticato fotografo varesino, autore di mostre e libri di grande successo. Un progetto che nasce da una proposta della famiglia Pontiggia, erede e custode della memoria e del patrimonio fotografico dell’artista, e da un’idea dell’Archivio fotografico italiano, che si propone nel territorio come punto di riferimento per la diffusione della fotografia d’autore. La finalità del premio, oltre a ricordare Pontiggia, fotografo dalla straordinaria esperienza artistica e di vita, è quella di scoprire nuovi talenti artistici, offrendo loro l’opportunità di far conoscere il proprio lavoro.