Negli abissi della natura

Ars amandi di Pietro Perrone è in scena alla galleria Limen 895 arte contemporanea di Roma, a cura di Massimo Riposati. Fonte d’ispirazione dell’artista è una frase di Ovidio contenuta nella sua opera letteraria Ars amandi, appunto. Passaggio che recita come segue: «Cedi, se lei fa resistenza; cedendo riuscirai vincitore. Cerca soltanto di far la parte che lei ti assegnerà. Se critica, critica anche tu; qualunque cosa approvi, approvala anche tu; quello che dirà, tu lo confermerai; e ciò che nega tu lo negherai. Se ride, ridi con lei; se piangerà, ricordati di piangere: imponga lei al tuo viso la sua legge».

La natura è allontanata dall’opera pittorica di Perrone dopo molto tempo passato dall’artista nella sua casa di campagna. In questa esposizione di grandi opere realizzate di recente il graffio si fa urlo, le foglie perdono vita, il ramo muta in pietra. I colori di una pioggia acida scavano abissi nella terra. L’artista di Diamante vive insomma il sentimento naturale come una temibile finzione che non contribuisce a tenerci lontani dal “caos” del mondo, pur restando esso stesso un elemento essenziale della vita e del suo lavoro creativo.

«Elogio di una possibile sopravvivenza, senza eccessivi rispetti, in una dimensione apparentemente disperata ma resa poetica dall’esame e dal recupero di diversi disequilibri – scrive il curatore e gallerista Massimo Riposati – una eccitazione plastica sospende una nuvola buia e bianca sopra un paesaggio che evoca Giotto e descrive uno degli inferni possibili: il miracolo della pittura ci restituisce un incanto. Cosa riscatta l’umanità? La presenza costante di un simbolo che diviene personaggio, abitante improbabile di una ricostruzione teatrale del nostro Pianeta. Il colore è elemento di respiro libero in una atmosfera contaminata. La finzione è assoluta». Il catalogo è pubblicato da edizioni Carte segrete.

Fino 10 giugno 
Limen 895 arte contemporanea
via Tiburtina 141, Roma
Info:0694518387; www.limen895.com