“In the still of the city”, alla Barbara Frigerio contemporary art, è l’apparizione d’immagini futuriste cariche di passato oltre che di presente. Il tutto grazie ai quadri di Daniele Cestari, architetto di professione ma pittore nell’anima: ed è proprio l’anima dei paesaggi urbani che l’artista mira a svelare, in quel gesto rapido del concretizzarsi di un’immagine, come in quelle automobili in movimento che sembrano scambiarsi velocemente il ruolo di chi va e chi viene.
La città in fondo è quotidianamente plasmata dagli sguardi delle persone, dal loro incontrarsi. La città non è che il grembo dell’uomo del futuro, che prende vita proprio dall’esistente che lo ha preceduto. Sempre lì, in quel ventre nudo, metropolitano.
Giulio Girondi commenta: «L’architetto ha di per sé una forma mentis particolare, un modo di pensare allo spazio ed alle forme che lo abitano. Lo sguardo è proteso verso la descrizione analitica e senza censure dello stato di fatto, e questa analisi è per sua stessa natura protesa verso una forma di progettualità». E aggiunge inoltre: «Questo non significa per forza di cose il desiderio di trasformazione dell’esistente, ma, nel senso etimologico del termine (progetto deriva infatti dal latino pro ietto, cioè gettarsi in avanti), un lancio verso il futuro. La condizione presente, descritta dall’occhio critico dell’architetto, diventa alla fine una situazione carica di potenzialità e di presentimento del domani».
Fino al 30 aprile
Barbara Frigerio
via Fatebenefratelli 13, Milano
Info: 0236593924; www.barbarafrigeriogallery.it