Arte come apertura alla conoscenza, arte che merita la conoscenza. Queste le prospettive dei collezionisti Filippo e Anna Pappalardo che, con una mostra a cura di Daniela Vasta, hanno deciso di aprire la loro ampia collezione agli abitanti di Catania per una collettiva dal titolo: L’arte c’è quando, malgrado, si ride.
L’ex monastero dei Benedettini ospiterà fino al 30 aprile una selezione di 60 opere tra le 800 in loro possesso, spaziando dagli autori degli anni Sessanta fino ai contemporanei e raccontando di come il collezionismo sia una vera e propria passione. Custode più che proprietario si definisce infatti Filippo Pappalardo, che comincia con l’ammirazione per Sironi, De Chirico o Accardi, arrivando fino all’impressionante Abramovic: "Una creatura biomorfa, che accompagna la vita, le conferisce forma e da essa prende forma; ogni opera è legata a un aneddoto, un ricordo, un racconto, e illustra al tempo stesso lo svolgersi della pittura internazionale dal 1950 ad oggi e la storia dei collezionisti, inscindibilmente intrecciata con la prima", scrive Daniela Vasta nel catalogo presente in mostra.
La curatrice evidenzia come l’accurata selezione artistica dei Pappalardo sia frutto di un’attenta e attuale rappresentazione dell’Italia, a partire dagli anni Cinquanta. Il cuore della raccolta viene infatti identificato nella poetica figurativa nazionale, con particolare attenzione ai pittori siciliani per cui si evidenzia un intimo legame con la tradizione e il territorio siculo. Una collettiva consapevole e matura, quella proposta dalla Vasta, che non manca di sottolineare come il titolo scelto, suggestionato da un’opera di Joseph Beuys che ironizza un metadiscorso sull’arte, sia esplicativo della tematica affrontata dalla mostra, volta a evidenziare una situazione artistica attiva e reattiva, attraverso la quale il mondo è ancora in grado di dire la propria. Tra gli artisiti presenti, si citano Abramovic, Alviani, Baj, Beecroft, Burri, Capogrossi, César, Chia, Christo, Cucchi, De Chirico, Fautrier, Fontana, Guttuso, Kapoor, Kounellis, LeWitt, Manzù, Mathieu, Paladino, Pivi, Rotella, Sassu, Schifano, Schnabel, Spalletti, Vasarely, Vedova.
A corredo della mostra viene proposta una pubblicazione a carattere scientifico, edita da Giuseppe Maimona editore con testi di Enrico Iachiello, preside della facoltà di Lettere dell’università di Catania, Daniela Vasta, docente di Storia dell’arte contemporanea dell’università di Catania, e Valentina Lucia Barbagallo, curatrice del volume Vivere con (l’)arte. Dalla collezione di Filippo e Anna Pia Pappalardo 60 opere per 60 anni (1950 – 2010).
Fino al 30 aprile
Catania, ex monastero dei Benedettini
Info: 095316883