Quando era piccola era la reginetta delle attenzioni, ognuno si prendeva cura di lei e lei se ne ricorda come fosse ancora oggi. Poi la sua vita si è infilata nel tunnel della droga e ha schivato l’Aids per miracolo. Oggi Cristina Nuñez è una fotografa attiva in Europa e in Italia con alle spalle diversi progetti fotografici e un catalogo che parla di lei: "Someone to love", presentato il 23 febbraio al Museo di fotografia contemporanea di Cinsinello-Balsamo a Milano, ripercorre i 48 anni di vita dell’artista spagnola attraverso una serie di autoritratti in progressione che la mostrano da bimba con la mamma, vicino al padre grazie a montaggi di simultaneità, o nuda con gli occhi puntati sull’obiettivo.
Il crescendo emotivo delle immagini s’alterna tra bianchi e neri di memoria e colori tonali quieti quanto malinconici, che riflettono una luce omogenea su tutto il campo visivo dell’immagine. La Nuñez sembra essere una donna adulta anche da bambina e il suo volto, ripreso in più circostanze, non si vergogna di nascondere una sofferenza di base legata alla sua vita. Il libro diventa un veicolo di memoria attraverso la narrazione figurativa di un volto complesso e diretto, in cui è istintivo immedesimarsi. Come negli altri ritratti fotografici, l’artista riesce a mantenere viva la forza espressiva dei volti, agendo in un campo medio d’inquadratura, in cui si potrebbe avere posto per una scenografia complessa che invece scompare, lasciando spazio a sfondi monocromi o essenziali. L’autoritratto diventa non soltanto un forte mezzo espulsivo, con cui “digerire” ciò che il volto ha accumulato negli anni, ma per la Nuñez diventa un metodo: “Being a survivor I feel I have a mission. By communicating my own personal journey to others, I hope to inspire them to do a similar one”. Così parla dell’autoritratto terapeutico, una disciplina fotografica autogestita suddivisa in tre parti, durante le quali l’autoscatto diventa pratica di conoscimento prima con sé stessi, poi con un conoscente e infine con un gruppo: "Come sopravvissuta sento di avere una missione. Comunicando il mio percorso agli altri, spero di spingerli a compierne uno simile". Scavare nel profondo delle emozioni è quello che l’artista vuole trasmettere ed è la stessa forza che si riconosce nelle pagine del suo libro.
"Someone to love"
The private space books
49 euro, 308 pagine