Con oltre 50 dipinti la mostra Morandi, pittore di luce e silenzio ripercorre le orme dell’artista bolognese, dai suoi esordi nel 1919 fino al 1963. Sono quadri quieti, dove predomina l’idea del silenzio. Nature morte con poche variazioni cromatiche studiano ciò che al maestro stava più a cuore: «Esprimere ciò che è nella natura, cioè nel mondo visibile». Oggetti quotidiani disposti in ordine su un piano indagano i rapporti di volume, di luce e di ombra. Quadri definiti con pennellate poco particolareggiate, che cristallizzano l’aria in un fermo immagine poetico e surreale, dove l’eco di Cezanne è ancora molto presente.
La stessa attenzione ai volumi ma non ai corpi si ritrova nello studio della natura e dei paesaggi, spazi muti dove l’elemento umano perde completamente la sua centralità e diventa inessenziale. Estetica costante, che si ripete nel ciclo di dipinti dedicati ai Cortili di via Fondazza, a Bologna, dove l’artista si trasferì con la madre e le sorelle nel 1933.
La mostra – che ha il patrocinio del comune di Firenze ed è corredata da un ampio catalogo con l’introduzione del sindaco fiorentino Matteo Renzi, una testimonianza di Cristina Acidini, soprintendente per il Polo museale Fiorentino, di Frediano Farsetti e testi critici a cura di Marco Fagioli e Francesca Marini – permette di conoscere aspetti inediti del lavoro di Morandi e testimonia la sua fortuna tra i collezionisti d’arte. Un ulteriore merito della rassegna è infatti quello di mostrare opere difficilmente accessibili al pubblico, in quanto provenienti da collezioni private.
La scelta dell’artista bolognese non è casuale, è stato spiegato in occasione dell’anteprima per la stampa, ma si inserisce nel progetto culturale che la galleria Farsetti ha seguito in questi decenni. L’occasione di questa mostra è l’apertura di un nuovo spazio espositivo a Firenze.
Fino al 31 maggio
Galleria Frediano Farsetti
lungarno Guicciardini, Firenze
Info: www.galleriafredianofarsetti.it