La nuova mostra dal titolo “Linea mentis”, ospitata dalla Raffaella De Chirico galleria d’arte a Torino, è una collettiva che lega il percorso di tre artisti: Eva Soresen, Irma Blank e Gaspare. Nonostante un’autonoma e specifica ricerca, i tre vedono la linea come metafora dell’essere e del nulla, del pensiero e dell’azione. Le linee segnano il punto di rottura e di cambiamento tra fasi diverse, tracciano la differenza nel processo ripetitivo di sedimentazione. Linea mentis indaga il tempo, lo spazio e la memoria personale, registra lo svolgersi del pensiero e il suo radicamento nel corpo.
Eva Soresen ha inciso per decenni frammenti di marmo e granito, i suoi disegni, realizzati a partire dagli anni Sessanta, tessono una relazione forte tra linea grafica e minerale. È nei fasci di linee tese, disegnate in maniera continua, rigorosa, tracciata senza possibilità d’errore, che il tempo stratificato della pietra incontra il tempo del corpo e il movimento della terra quello della mano. Irma Blank ha iniziato nello stesso periodo la sua ricerca sulla conoscenza del sé e del mondo in senso ontologico e antropologico attraverso la scrittura “asemantica”, cioè liberata dal peso del significato. Le sue opere sono state esposte nei principali musei del mondo e in manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia del 1978 e “Documenta” di Kassel nel 1977. Per Linea mentis sono esposte sia opere di grande formato che di più piccole dimensioni, tra cui alcune recentemente entrate a far parte della collezione permanente del centre Pompidou di Parigi.
Gaspare, artista e critico d’arte, scrive e sovrascrive uno stesso testo per quattro volte ruotando il foglio finché i segni non perdono la loro leggibilità e il foglio non è saturo. Il testo, che originariamente aveva un significato logico-razionale, si trasforma in un groviglio di inchiostro nero, riuscendo a creare un ordine all’interno del caos. L’originalità e la forza dei lavori dei tre artisti risiede nel fatto che questi traccino una linea lasciando che sia questa a scriversi. Insieme al processo di stratificazione, la sintesi è il secondo punto di forza che attraversa le opere di Linea mentis. Esse riuniscono variazione e ripetizione, ordine e caos, ricerca di controllo e apertura all’imprevisto, a ciò che viene e non si può dominare.
Fino al 30 aprile
Galleria Raffaella De Chirico
via Vanchiglia, 11a, Torino
Info: 01119503550; www.dechiricogalleriadarte.com