Il duo Ttozoi torna a far parlare di sé nella mostra L’estetica delle Muffe all’Art 1307 di Napoli dopo la loro prima esposizione a Castel dell’Ovo a marzo dello scorso anno, sempre a Napoli. Eredi di varie esperienze storiche e soprattutto dell’Informale, si rifanno al gruppo Gutai, a Fluxus, all’Espressionismo astratto, all’Action painting, allo Spazialismo, e presentano le loro ultime opere insieme a lavori di Shimamoto e Sumi, gruppo Gutai, di Mathieu, informale francese, e degli italiani Turcato, Vedova e Emblema.
La novità del duo sta nel rapporto fra arte e natura, che li porta a realizzare un nuovissimo procedimento attraverso l’utilizzo di muffe sulla tela, procedimento che si discosta dall’uso che ne ha fatto Burri negli anni ’50. La gestualità si unisce a un processo naturale: la materia viene proiettata sulla tela, poi attraverso l’ingabbiatura nel plexiglass si cerca di far generare le muffe dando vita a un intervento a sé stante della natura. Si realizza quindi un salvataggio estetico della materia inducendo l’arresto della modificazione a cui si è data origine. Da una parte si svolge un’uccisione attraverso la sollecitazione della creazione di muffe, dall’altra si ridà la vita attraverso l’interruzione dello stesso procedimento: vita e morte, due elementi collegati nel mondo sono in relazione fra loro.
Tutto ciò è teso alla produzione di bellezza in un impeto di purezza che coinvolge l’uomo e la natura. Questo sistema di intervento riporta alla relazione fra arte e alchimia che dà nuova veste all’Informale del XX secolo instituendo un nuovo coinvolgimento del naturale all’interno di procedimenti pittorici. Si guarda all’importanza dell’intervento del corpo ma si chiama anche in causa la razionalità. Il fine? Il risultato estetico ammantato di modernità concettuale.
Fino 30 aprile
Art 1307, rampe Sant’Antonio a Posillipo 104, Napoli
Info: 081665456; www.art1307.com