Alla Emmeotto next di Roma va in scena La pace sorda, personale di Francesco Balsamo, a cura di Alberto Dambruoso. L’artista siciliano, nato a Catania nel 1969, presenta l’ultima serie di lavori, tecniche miste su tavola e su carta, a rendere conto della sua ricerca
psicologica ed esistenziale. Raffigurati insonni, lunatici, orfani e soldati: figure immobili e silenti, fuori dal tempo. «Fine indagatore degli spazi reconditi dell’anima – scrive il curatore della mostra Alberto Dambruoso – Balsamo ha dato vita negli ultimi anni di sperimentazione artistica ad un lavoro di grande intensità poetica incentrato sull’evidenziazione di determinati stati mentali in cui si viene a trovare l’essere umano al di fuori della sua volontà». Il titolo della mostra, La pace sorda, viene spiegato dallo stesso artista: «Il concetto di pace come non-turbamento, in senso psicologico, è quello che maggiormente m’interessa, una condizione di tranquillità o quiete, ma appunto, sorda. Impassibile al tempo perché fuori dallo scorrere del tempo. Imperturbabile come solo possono essere le figure dipinte». Soggetti anonimi e spersonalizzati in cui l’arte coglie e concretizza, attraverso le immagini, un tempo indefinito.
«L’artista – continua Dambruoso – presenta nelle sue opere dipinte con tecniche miste su tavola o su carta, figure anonime e spersonalizzate di insonni, lunatici, orfani e soldati. Sono queste ultime delle presenze incombenti, colte in un determinato momento della loro esistenza. Quella che si dispiega e unisce i differenti soggetti delle opere è un’umanità muta, in stato di veglia, in attesa di un qualcosa che verrà. Il tempo è immobile, sospeso, come lo sono le campane che l’artista colloca all’interno di alcune tavole dipinte, raffinate inserzioni di cornelliana memoria».
Dal 25 marzo al 30 aprile
Emmeotto next
via Margutta 51°, Roma
Info: 063216540;
www.emmeotto.net