''Bye bye Byblos''

Un tempo il suo nome era legato ad uno dei marchi più famosi della moda, non solo italiana: Byblos. L’omonima galleria d’arte di Verona, diretta dalla figlia minore della famiglia Facchini, Masha, a capo della “maison” di moda dal 2002, dallo scorso settembre ha cambiato nome assumendo quello di Fama gallery. Un cambiamento che non muta l’obiettivo, fin dagli esordi perseguito dalla gallerista, e cioè quello di promuovere a 360 gradi l’arte contemporanea nella città veronese, ma che rappresenta un «passaggio inevitabile per ribadire la ricerca volta esclusivamente alle espressioni di oggi senza creare confusione nel nostro pubblico», come ricorda la Facchini.

Già, perché la Fama gallery da anni cerca di proporre al pubblico della città veronese tutti i mezzi dell’arte contemporanea e dell’avanguardia italiana e internazionale. Da una parte artisti emergenti, ricercati con cura e dovizia di particolari dalla gallerista, dall’altra un “parterre” di talenti già consolidati che vanno da Marc Quinn a Tony Ousler, da Patricia Piccinina a Mat Collishaw. «La Byblos art gallery aveva già una propria identità – ricorda la Facchini – sia da un punto di vista di scelte che di percorso, a prescindere dal nome che la identificava, ma abbiamo ritenuto opportuno diversificare ancor meglio la sua attività». Il nome Fama altro non è, infatti, se non l’acronimo di Masha Facchini e questa scelta è stata fatta, come ricorda la gallerista, «per far emergere una figura reale, identificando la galleria con una persona in carne ed ossa e non con un’entità astratta».

Nel centro storico di Verona, lo spazio si sviluppa su una superficie di 600 mq, articolato su due livelli per permettere non solo grandi esposizioni ma anche per esprimere il concetto di un “living space” capace di ospitare iniziative divulgative come letture, incontri, conferenze e “performance” dal vivo, ideate in un’ottica di «avvicinamento del pubblico all’arte contemporanea». Insomma, una galleria che tiene a distinguersi da altre realtà per attività promozionale, coinvolgimento e dinamismo parafrasando le parole della Facchini, in una città come quella di Verona che nonostante sia “provincia” possiede un’enorme ricchezza culturale «derivante dal patrimonio storico-architettonico nonché dalla tradizione lirica» che la fa essere la quarta città turistica in Italia.

La Fama gallery dopo aver ospitato grandi nomi, dedica un’ampia antologia all’opera di Sissi fino al 20 marzo nella mostra Abitanti. «Sissi è un’artista che stimo molto – spiega la Facchini – per la sua ricerca e la sensibilità che si riflette nei suoi lavori, legati in maniera viscerale al vissuto». A partire da marzo, poi, sarà la volta di Barry Reigate, Tim Noble e Sue Webster». Ma oltre a un nutrito cartellone, l’attività della galleria s’intreccia con le altre realtà culturali della città veneta perché un centro d’arte, come ricorda la Facchini, «oltre alla promozione culturale deve confrontarsi con il mercato ma anche con le richieste di un pubblico che si appassiona con fatica alle espressioni contemporanee. Con le altre gallerie – spiega – abbiamo fondato l’associazione Contemporanea Verona con la quale stiamo organizzando numerosi eventi grazie anche all’aiuto delle istituzioni locali». Il primo appuntamento? «Una mostra di artisti italiani al Museo d’arte contemporanea palazzo Forti – conclude la gallerista – curata da Andrea Bruciati e patrocinata dal comune di Verona che si terrà la prossima estate, in concomitanza con la Biennale di Venezia».

LA SEDE
Minimalismo elegante

La Fama gallery di Verona inaugura nel 2002, con il nome di Byblos gallery. Il centro, diretto da Masha Facchini, si sviluppa su una superficie di 600 mq, articolati su due livelli, nel centro di Verona. Spazi bianchi e ampie sale rappresentano la cornice di una galleria che non si veste di altro se non di opere d’arte, contemporanee soprattutto. È terminata da poco una ristrutturazione degli spazi interni, ripensati inseguendo sempre l’eleganza e il minimalismo. Fama gallery, corso Cavour 25-27, Verona. Info: 0583316337; www.famagallery.com.