Riprende vita lo straordinario complesso del San Giovanni a Catanzaro. Contestualmente alla riapertura dello spazio monumentale, è stata presentata una nuova intraprendente impresa culturale. Si tratta di una fondazione dedicata all’arte contemporanea, fortemente voluta dal notaio Rocco Guglielmo (nella foto a sinistra), già presidente della fondazione Rotella. La direzione artistica è stata affidata al curatore romano Gianluca Marziani. Alla presentazione, lo scorso fine settimana, sono intervenuti l’onorevole Alberto Sarra, che ha ribadito come operazioni di questo tipo siano «determinanti per aprire scenari e prospettive diverse per l’intera Calabria», l’assessore alla Cultura Antonio Argirò che ha da subito ringraziato le maestranze dell’artigianato locale e il "pool" di architetti e ingeneri che si sono dedicati con passione al restauro della struttura e, infine, il presidente della provincia Wanda Ferro, che ha sottolineato, «l’importanza dell’intensa sinergia tra pubblico e privato, specie in un momento dove i tagli finanziari incidono pesantemente sulla cultura».
Un successo sudato, in un tessuto dove difficilmente le due realtà riescono a coesistere. Eppure l’obiettivo è stato magistralmente raggiunto: «Dare della Calabria – ha dichiarato il notaio – un’idea diversa da quella che spesso si tende ad attribuire, dimostrazione di come, anche le istituzioni e i privati possano dare il via a comuni iniziative culturali». Con l’aiuto di Rocco Giglielmo, ha invece aggiunto Argirò, sono state bandite tre borse di studio da mille euro ciascuna per le scuole medie superiori, l’intento è quello di coinvolgere le scuole di tutta la regione per l’attivazione di un programma di promozione dell’arte contemporanea. Anche per queste ragioni, la fondazione non avrà una sede unica, stanziale su Catanzaro, ma si muoverà in maniera itinerante per la Calabria «perché – ha spiegato il direttore Marziani – avendo un significativo potenziale di sedi amene e poco (o mai) sfruttate, sarebbe preclusivo e limitante per la fruibilità piena dell’intera regione».
La prima mostra della fondazione, La costante cosmologica, è allestita sui due piani del magnifico complesso ed è ispirata alla geniale intuizione di Albert Einstein: l’arte visiva come radar globale per capire i luoghi in cui si vive. Gli artisti selezionati sono quindici, tutti rigorosamente italiani, ognuno con una sala dedicata con opere o istallazioni, per permettere allo spettatore di sintonizzarsi con il significato dei lavori. «L’arte visiva – ha aggiunto Marziani – è l’unico linguaggio espressivo in grado di creare simboli, codici visivi nei quali ritrovare i propri codici morali di appartenenza. Gli artisti divengono veri e propri architetti delle visioni simboliche e ricuciono le fratture tra l’uomo e l’universo di appartenenza».
Un percorso stimolante che parte dal misterioso incontro-scontro tra Batman e Joker di Tranquilli, attraversa il dramma della fisicità umana di Galliani, l’apocalissi di Costa, la via della luce di Albanese, le bioarchitetture di Canto, la “scuola” di Febbraio, il neobarocco di Ottieri, l’epica di Basilé, l’insolito funerale della moda di Cuppone, la monumentalità della Ostapovici, la plasticità di Peducci/Savini, la pragmaticità fotografica di Piovaccari fino ad esplodere nell’universo cosmico di Di Fabio, dove la pittura talvolta astratta, talvolta geometrica, fa onore alla sala dedicata a Umberto Boccioni.
Fino al 10 aprile
Complesso Monumentale di San Giovanni, Catanzaro
Info: www.fondazioneroccoguglielmo.it