Nel cuore di Roma, nella piccola e graziosa galleria-shop Mondo pop, fino al 5 marzo è in mostra l’amore. Quello universale, che si afferma attraverso tutte le forme artistiche contemporanee, visto e interpretato dalle visioni, i pensieri e le tecniche di artisti italiani e internazionali come: Adolie Day, Alberto Corradi, Ale Giorgini, Allegra Corbo, Boris Hoppek, Cesko, Ciou, Dan Barry, David Diavù Vecchiato, Diamond, Edward Robin Coronel, Fidia, Gianfranco Leroy, Glenn Barr, Joe Ledbetter, Jim Avignon, Jon Burgerman, Marco About, Marco Rea, Massimo Giacon, Mr. Wany, Naoshi, Nassiet Saldubehere aka Malojo, Nerea Pozo, Nicola Alessandrini & Valeria Colonnella, Odö, Ombrascura, Sergio Mora, 100Taur, Zelda Bomba e Zoe Lacchei.
Tutte voci affermate ma anche nuovi esponenti, del panorama "Lowbrow" e "Pop surrealista", ovvero il movimento artistico californiano nato alla fine degli anni ’70 da Robert Williams, un disegnatore di fumetti nella scena underground. Il termine "Lowbrow" stava a significare una contrapposizione con una cultura elitaria e con l’arte ufficiale, la cosiddetta "Highbrow". Questa tipologia di arte, infatti, è popolare e giocosa, diretta e di semplice impatto visivo e interpretativo. Predilige i materiali semplici, le linee non convenzionali, i colori vivaci e soprattutto la fantasia, insita in ogni opera. L’opposto, insomma, dell’arte tecnica ed elevata.
"Universal love" è una mostra collettiva a cura di David Vecchiato, nata da un concept di Alessandro Bentivegna, che nasce con l’intento di celebrare il San Valentino, la famosa festa degli innamorati, ma in un modo ironico e sopra le righe. Di certo lo stile resta quello dell’immaginario comune, che permea queste giornate che precedono tale ricorrenza. Non mancheranno quindi i cuori, simboli cult dell’amore, ma rappresentati in tutte le salse e con tutti i materiali, dal legno alle heart shaped boxes di plastica.
La rassegna comprenderà lavori di ogni tipo dunque, fino ad arrivare a piccole opere in 3d affiancate da una ricchissima galleria rappresentante le più diverse interpretazioni dell’amore universale. Un modo per ironizzare e condividere, attraverso l’arte e i suoi pezzi unici, lo stereotipo di una festività ormai fin troppo commerciale, ma che ancora piace e diverte i più. Soprattutto i più romantici.
Fino al 5 marzo
Mondo pop, via dei Greci 30, Roma
Info: www.mondopop.it