Blu kobalto, col cappa, è soprattutto un viaggio nell’animo degli artisti, dove per non perdersi basta seguire i colori. I colori non mentono: sintetizzano, tracciano, disegnano emozioni in grado di collegare istantaneamente e istintivamente autore e fruitore, artista e uomo comune.
L’esposizione, organizzata dalla galleria La Pergola di Firenze – sempre pronta a presentare artisti singolari e all’avanguardia – vuole bombardare il visitatore con una “sinfonia di colori”: dove quest’ultima, si presenta la mostra, “è la rilevazione dello stato d’animo di ogni singolo artista, (…) e conduce a questi nuovi anni del terzo millennio nel quale pittori affermati o esordienti si trovano ad esprimere il loro tema con un crescendo armonico di inerente riconoscibilità di percorso attraverso la colorazione”.
Una mostra che è, ci spiega Lilly Brogi, direttrice artistica della galleria, «un omaggio per tutti gli artisti che scelgono come La Pergola come sodalizio artistico-culturale di riferimento, e da essa sono attentamente valutati in base ai parametri della loro vita artistica, della loro inventiva, della loro sensibilità e, non per ultimo, per il loro valore commerciale». Una collettiva «di notevole rilievo – prosegue la direttrice – nella quale affiorano come isole i lavori di grandi artisti e grandi personaggi quali Blu kobalto, che nei suoi splendidi vetri riflette la figura della donna moderna impegnata e intrisa di femminilità».
La mostra resterà a disposizione dei visitatori (dal lunedì al sabato, tra le 16 e le 19.30) fino al prossimo 14 febbraio. A curarla è il critico fiorentino Micheal Musone.